Lo Sporting Gijón è un focolaio da trenta contagiati (9 giocatori), ma lunedì giocherà a Lugo

Il club milita in Segunda Division: sono coinvolti anche amici e familiari, circa un centinaio di persone. Un contagio riconducibile alle feste di Natale. Ma in Spagna sono rigidi, usano il protocollo come in Italia

sporting Gijon

Trenta contagiati finora, di cui nove giocatori, oltre a un centinaio di contatti stretti colpiti. Lo Sporting Gijón, che gioca in Segunda, la serie B spagnola, è un vero e proprio focolaio di Covid. Ma continua a preparare la partita di lunedì contro in trasferta a Lugo, come se niente fosse. Nel senso che per ora la Lega e la Federcalcio spagnola non ha intenzione di rinviare il match.

In Spagna, un po’ come in Italia, vale la rigidità del protocollo, e quindi si resta in attesa di nuovi tamponi: nel caso in cui si registrassero tre o più nuovi positivi, la partita sarebbe rinviata. Una situazione ben diversa da quella inglese, dove invece la Premier sta decidendo di volta in volta, caso per caso, cercando precauzionalmente di non far giocare partite a rischio. In questo caso la situazione è ancora più grave perché riguarda un numero importante di persone, ben oltre i 9 giocatori.

L’epidemia allo Sporting ha fatto sì che il Principato delle Asturie chiedesse al personale e ai dipendenti del club un ulteriore test (oltre a quello che fa effettuare il club) da effettuarsi direttamente presso le strutture sanitarie. E non esclude sanzioni, in caso di comprovata negligenza da parte dei calciatori.

 

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