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Il prof. Russo: «Osimhen non è stato operato, deve avere un danno al nervo. Servono sei mesi»

Intervista al luminare dell’ortopedia, specialista della spalla: «È l’ipotesi più probabile. Il Napoli non dà molte informazioni. È una parte molto delicata, va seguita quotidianamente»

Il prof. Russo: «Osimhen non è stato operato, deve avere un danno al nervo. Servono sei mesi»

Che cos’ha Victor Osimhen? È una delle domande calcistiche che circola con più insistenza a Napoli. L’attaccante nigeriano – acquisto più costoso della storia del Napoli, con un range di valutazione che oscilla tra i 50 e gli 80 milioni di euro – non gioca nel campionato di Serie A dall’8 novembre: Bologna-Napoli 0-1, rete proprio di Osimhen. L’attaccante si infortunò in una partita di qualificazione per la Coppa d’Africa, contro la Sierra Leone. Era il 13 novembre. Da allora, non è sceso più in campo. E le sue condizioni sono avvolte nel mistero.

Lo scorso 14 dicembre, quasi un mese fa, a Radio Kiss Kiss Napoli intervenne Raffaele Canonico responsabile dello staff medico del Napoli. Diede una diagnosi: lussazione scapolo-omerale alla spalla destra. Disse che Osimhen stava migliorando di giorno in giorno, che il suo infortunio non aveva richiesto un intervento chirurgico e che sì, c’era stato anche un interessamento ai nervi del braccio e della mano, ma che si trattava di una cosa normalissima in questo tipo di traumi. Parlò anche dei tempi di recupero: “vanno dai 30-40 giorni fino ai 60-70”.

Ci siamo quasi. Nel frattempo, Osimhen è andato a curarsi anche in Belgio. E c’è stato un rallentamento perché l’attaccante ha contratto il Covid (è ancora positivo). Ma le notizie che provengono da Castel Volturno non sono confortanti. Ieri Gattuso in tv ha detto che non sta bene ancora con la spalla. Oggi da Radio Kiss Kiss Napoli sono arrivate notizie non confortanti: potrebbe volerci ancora qualche mese.

Ce ne siamo occupati anche noi del Napolista che abbiamo cercato di saperne di più. Abbiamo interpellato un luminare dell’ortopedia: il professore Raffaele Russo specialista della spalla, un’eccellenza napoletana.

Ci siamo rivolti a lui per provare a capire che cosa possa avere Osimhen.

«Innanzitutto bisognerebbe capire l’entità della lesione. Per lui si è trattato del primo episodio di lussazione traumatica. In caso di uno stop così prolungato, due sono le ipotesi. O si è riscontrata una frattura della glena, ma in questo sarebbe stato operato d’urgenza. Oppure, visto che non ha subito alcun intervento chirurgico, il ragazzo ha subito un danno neurologico. Tecnicamente, ha subito una neuroaprassia che è un danno transitorio del nervo. Una paresi del nervo ascellare. Danno causato dalla lussazione. A causa di questo danno, Osimhen non riesce a ricentrare la testa dell’omero nella fossa. In questo caso c’è poco da fare, bisogna soltanto aspettare. È un danno che per rientrare spontaneamente ha bisogno di tre-quattro mesi. Dopodiché va intrapreso un processo di rieducazione che è molto delicato e che dura un paio di mesi. In totale sono sei mesi».

Quindi, considerato che l’infortunio è avvenuto a metà novembre, nella migliore delle ipotesi Osimhen tornerebbe a metà aprile.

Prosegue il professor Russo: «Si tratta di parti del corpo molto delicate. Per capire l’entità della lesione bisogna sottoporsi a un esame elettromiografico, e bisogna essere seguiti passo passo da specialisti. È un processo che va tenuto sotto osservazione quotidianamente. Molto complesso. Va seguito da un fisioterapista a da un physician della spalla. Non è un infortunio che può essere seguito a distanza, con controlli periodici. Bisognerebbe anche evitare troppi spostamenti. Purtroppo dal Napoli abbiamo pochissime informazioni, quindi è difficile formulare altre ipotesi. Dovremmo saperne di più. Possiamo fare solo supposizioni».

Il professor Russo ricorda che Buffon, quando si lussò la spalla, «subì la cosiddetta Bony Bankart, significa che un pezzo di glena nella sua parte anteriore – inferiore si staccò in modo traumatico insieme al cercine ed al legamento glena omerale inferiore. Si tratta di casi che vanno trattati d’urgenza proprio come avvenne per Buffon, per lui ci vollero quattro mesi dopo l’intervento per integrarsi gradualmente nel contesto sportivo agonistico.

Il professore esclude che l’infortunio possa compromettere il prosieguo della carriera di Osimhen. Sul video di Osimhen che balla, Russo non si sbilancia: «Bisognerebbe conoscere l’entità dell’infortunio. Qualche movimento può essere effettuato».

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