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Il Marine AFC squadra di ottava divisione che ha sempre il pubblico: guardano la partita dai balconi

Sfideranno il Tottenham in FA Cup. “Mourinho non ha mai giocato in un campo dove il pallone deve essere recuperato nei giardini delle case”

Il Marine AFC squadra di ottava divisione che ha sempre il pubblico: guardano la partita dai balconi

Mourinho se dopo la partita ha voglia di bere qualcosa, può passare da casa mia. Abito proprio vicino allo stadio…”. Casa di Carlo Ancelotti è a pochi metri da Rossett Road, a Crosby. Un posto con una spiaggia bellissima a sette chilometri dal centro di Liverpool, che il tecnico ha scelto come residenza appena firmato per l’Everton. Non è una di quelle villette col giardino che affaccia sul Rossett Park, lo stadio del Marine AFC che domenica affronterà nel terzo turno di FA Cup il Tottenham. In uno di quegli incroci tra superstar del pallone e idraulici e carpentieri che solo le coppe inglesi ogni tanto sanno regalare.

Un lato del campo è delimitato dai “backyards” di Rossett Road. I residenti hanno l’abitudine di guardare la partita direttamente in giardino, magari seduti in alto sugli scivoli dei figli. In Tier 2, quando ancora si poteva, alcuni di loro hanno messo su Airbnb le camere da letto che affacciano sul retro, con vista sul campo: i tifosi degli Spurs erano pronti a pagare oro. “Uno dei miei figli – racconta sul Guardian lo sceneggiatore e romanziere Frank Cottrell Boyce – si era prenotato un un posto in piedi su un water di Rossett Road“.

Si giocherà col pubblico di casa in casa, altro che stadio vuoto.

“Una cosa che non sapete delle serie minori è che se la gente segue una squadra che sta andando bene, la segue molto di più quando sta lottando per non retrocedere”, scrive Cottrell Boyce. Ma è chiaro che se arriva il grande Mourinho cambia tutto.

Per esempio lo spogliatoio degli ospiti non va bene, per il Tottenham. E’ troppo piccolo, non permetterebbe di rispettare le norme di sicurezza dettate dal protocollo anti-Covid. Spurs avranno a disposizione la sala congressi, l’Arriva Suite del club, solitamente destinata a matrimoni e feste di famiglia. “Lì abbiamo festeggiato il 18esimo compleanno di mia figlia”, scrive Cottrell Boyce.

I calciatori del Marine si allenano la sera, quando finiscono di lavorare: c’è chi fa l’operatore sanitario, chi l’insegnante, chi l’operatore ecologico. Il portiere, Bayleigh Passant, al termine della sfida contro l’Havant che con un gol allo scadere ha deciso la qualificazione, è andato a comprare le birre per tutti, ancora vestito da portiere.

Il Marine giocava di ottava divisione: nella storia del calcio inglese, solo un’altra squadra era riuscita ad arrivare fino al terzo turno della FA Cup. Marine-Tottenham “è la più grande discrepanza in questa fase nella storia della competizione”.

Questa è gente abituata a ricordare come apice della storia del club un viaggio in pullman nel Kent – andata e ritorno in un giorno – per assistere alla sconfitta 4-3 contro il Dover Athletic, nel secondo turno del FA Trophy. Vivono in un piccolo mondo poetico e un po’ infame. “La partita contro lo Stalybridge”, dice la fotografa del club Susan Nugent, “è programmata ogni anno per il martedì notte più piovoso e freddo dell’anno. Viene spesso giocata senza che nessuno riesca a tirare in porta”. E lei ricorda “in una sorta di trance estatica” The Great Escape, quando il Marine ha evitato la retrocessione negli ultimi istanti della stagione 2014-15 grazie ad un 2-1 contro i Blyth Spartans.

Cottrell Boyce dice che “c’è una convinzione diffusa: il Marine vincerà, domenica. Probabilmente è passato un po’ di tempo dall’ultima volta in cui gli Spurs hanno giocato su un campo in cui la palla deve essere recuperata nel giardino di qualcuno”.

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