Pellegrini chiama “falliti” i tifosi che lo insultano, e poi è costretto a scusarsi (Kolarov dove sei?)

Anche il torinista Segre, colpevole dell'oltraggio di aver postato una foto della maglia di Dybala, ha dovuto chiedere scusa agli ultras sui social

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Il fronte lo ruppe pubblicamente Aleksandar Kolarov, che in una notevole conferenza stampa di presentazione di un Roma-Real Madrid di due anni fa, disse:

«Il tifoso può essere arrabbiato e può esprimere la sua opinione allo stadio, ma deve anche essere consapevole che di calcio capisce poco».

Un momento altissimo: il calciatore – un professionista che per lavoro gioca a calcio, e ne conosce tutti gli aspetti – che mette a posto il tifoso che in quanto tale crede di essere “competente”. Ieri Lorenzo Pellegrini ha messo un altro punto sulla questione, stanco delle offese e degli insulti di una parte di tifosi della Roma, al termine del match contro il Sassuolo ha sbottato come usa ora, sui social:

“Voi continuate a parlare ed insultare tutti, noi continuiamo a correre e lottare per questa maglia. Falliti. Forza Roma, forza questo grande gruppo”.

Perché nel frattempo i tifosi, non potendo più fischiare allo stadio, si sono trasferiti sui social pure loro. E quando Pellegrini, servito da Dzeko, invece di tirare aveva ripassato il pallone al bosniaco (poi anticipato da Locatelli) s’era beccato uno stuolo di cazziate online.

Quel “falliti” ha ulteriormente alimentato l’incendio, per il vicecapitano giallorosso. Che poi alla fine dovuto fare un parziale dietrofront:

“Ho sbagliato ad usare la parola ‘falliti’, ma non era per chi critica sportivamente visto che ovviamente ognuno è libero di farlo…ma per chi insulta! Ricordatevi che siamo uomini prima che calciatori“.

L’impossibilità – strategica – di tenere il punto, ha avuto un altro esempio in questo weekend: il povero torinista Segre, reo di aver postato una foto (persino “sorridente”) con la maglia di Dybala. Oltragio. I tifosi granata si sono sollevati, e lui s’è dovuto scusare:

“Ho commesso l’errore di scattare una foto con la maglia di Dybala, un semplice regalo per un parente argentino, ho sbagliato e volevo chiedere scusa a tutti i tifosi e a tutto il mondo Toro  Jacopo Segre è granata dentro e sarà sempre granata”.

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