Al portoghese bastano 126 secondi dall’ingresso in campo per segnare. Il VAR stavolta aiuta Morata e gli convalida un gol. La Lazio vince nel finale col Torino: 3-4
Che non sarebbe partito dal primo minuto, Andrea Pirlo lo aveva preannunciato nella conferenza stampa di ieri. Ma altrettanto certo era che ci sarebbe stato spazio per Cristiano Ronaldo a partita in corso. E per avvertire il suo impatto sulla gara, sono bastati pochi secondi.
Com’era lecito aspettarsi, è la Juventus a fare la partita a Cesena, contro lo Spezia. La manovra è piuttosto fluida, complice l’atteggiamento poco difensivista degli avversari, e così i bianconeri (quelli in trasferta) arrivano con continuità a ridosso dell’area avversaria. La chiave è Danilo, che Pirlo sperimenta con successo come fonte alternativa di gioco vista la marcatura di Nzola su Bonucci. Metà del merito è del brasiliano, sulla rete che vale il vantaggio, per una palla splendida d’esterno che mette McKennie davanti a Provedel: bravo l’americano a servire Morata che spinge a porta vuota. L’assistente in realtà alza la bandierina, il VAR ne corregge la decisione.
Lo Spezia pareggia prima dell’intervallo, con una buona iniziativa offensiva sulla fascia destra: ottimo il rimorchio di Pobega, che dal limite batte Buffon approfittando anche di una deviazione. I primi dieci minuti della ripresa mettono Pirlo in apprensione, che preferisce anticipare l’ingresso di Ronaldo: fuori Dybala per il portoghese. È la svolta dell’incontro: 126 secondi dopo, CR7 raccoglie il gran filtrante di Morata e dopo aver scartato il portiere deposita in rete.
La Juve si scioglie e segna il terzo gol dopo poco, con un altro neoentrato. Chiesa infatti lancia Rabiot, che potrebbe servire qualsiasi compagno libero, invece decide di saltare Chabot e anticipare di destro l’uscita di Provedel. Chiude i conti Cristiano Ronaldo su calcio di rigore (con cucchiaio), dopo un fallo ingenuo ed evidente su Chiesa.
Nell’altra gara della domenica, il Torino non trova per un soffio il primo successo stagionale contro una Lazio rimaneggiata. Apre le marcature Pereira per i biancocelesti, i granata rimontano nel primo tempo con Bremer e Belotti. A inizio ripresa Milinkovic-Savic pareggia su punizione, nel finale Lukic firma quello che sembra il sorpasso decisivo, ma in pieno recupero prima Immobile trasforma un rigore, poi Caicedo risolve una mischia: è 3-4.