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La Juventus di Pirlo riesce a non battere nemmeno la Lazio fermata dai tamponi (1-1)

Ronaldo crea, segna, spreca. Poi, Dybala perde palla e al 94esimo Caicedo pareggia. Un brutto colpo per il monoespressivo Pirlo

La Juventus di Pirlo riesce a non battere nemmeno la Lazio fermata dai tamponi (1-1)
L'immagine del gesto di Ronaldo, tratta dal sito di Gianluca Di Marzio

Si parlerà molto, in casa Juventus, di quella palla che Dybala – al 43esimo e 40 secondi – ha incredibilmente buttato via mentre era da solo. La Juventus stava battendo la Lazio in maniera fin troppo agevole, anche se la Lazio ha avuto le sue occasioni.

Il monoespressivo Pirlo si era affidato allo schema Cristiano Ronaldo. Poi, però, all’80esimo il portoghese è uscito per una botta. Al suo posto Dybala che pensava di giocare una partita amatoriale. Non ha avuto paura che la Lazio potesse pareggiare. Ha voluto regalare un brivido ai suoi compagni e ai suoi tifosi e la Lazio non se l’è fatto dire due volte. Correa ha mostrato ancora una volta che è davvero un bel giocatore, si è bevuto mezza difesa juventina, l’ha appoggiato al centro e Caicedo – il nuovo Cesarini – ha fatto perno sul piede di sinistro, si è girato come un compasso e l’ha depositata nell’angolino basso. Imparabile per Szczesny. Pirlo sarà rimasto più attonito del solito.

La Juventus di Pirlo ha il merito di aver compiuto la titanica impresa di aver perso una partita vinta più volte. Buttata via. Sembrava una sfida tra squadre di diversa categoria. A questo punto, in casa bianconera, qualche domandina dovrebbero porsela. Senza il tavolino, la Juve vince molto poco: appena due partite, contro Sampdoria e Spezia.

La Lazio è riuscita a non perdere nonostante il pasticciaccio brutto dei tamponi non a via Merulana bensì lungo la direttrice Formello-Avellino. Con Immobile Leiva e Strakosha fermati per evitare il peggio.

Pirlo si è affidato allo schema Cristiano Ronaldo. Attorno gli ha sistemato, oltre a Morata, Kulusevski e Frabotta il cui impiego provocò tante polemiche. In mezzo, Rabiot e Bentancur. I due hanno giocato anche bene, ma importa poco. Ronaldo ha segnato il gol dell’1-0 con un comodo tap-in davanti alla porta dopo un assist di Cuadrado servito facilmente da Bentancur. Un gol che si fa alle squadre decisamente più deboli. Poi, Ronaldo ha provato a segnarne altri. In una occasione ha colpito il palo. In altre, si è intestardito come al solito. Perché ogni compagno sa che una volta dato al portoghese, il portoghese molto difficilmente ritornerà.

Sembrava tutto finito, poi però è entrato Dybala. L’ha decisa lui con la sua palla persa e il pareggio di Caicedo. La Juventus si porta così a 13 punti. In questi 13 punti ci sono anche i 3 col Napoli, tre punti che i beninformati dicono che resisteranno anche alla sentenza della Corte d’appello. Intanto stasera il Napoli, che è a quota 11, vincendo a Bologna supererebbe i bianconeri con tutta la partita persa a tavolino e il punto di penalizzazione.

La Lazio affianca proprio il Napoli a 11 punti. Ma in questi 11 punti ci sono i tre conquistati a Torino con la rete di Immobile liberato da tamponi. Tre punti che potrebbero costare molto caro a Lotito e alla sua squadra. In uno scenario per nulla inverosimile, la Lazio potrebbe perdere i tre punti di Torino cui andrebbero aggiunti altri tre di penalizzazione (e ci stiamo tenendo bassi). La Lazio sarebbe così penultima a 5 punti e per questa stagione ci sarebbe ben poco da dire. L’obiettivo resterebbe quello della salvezza. Sia in campo sia nelle aule di tribunale. A Roma, sponda Lazio, di salvezze impossibile se ne intendono. E ne sono rimasti fortemente legati.

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