Il medico della Lazio: “Non basta un tampone positivo per considerare un asintomatico malato”

Sul Corriere dello Sport scrive che per isolare un asintomatico serve sempre anche la valutazione del suo medico di fiducia. E difende così la posizione della Lazio su Immobile

medico della lazio

Sul Corriere dello Sport un contributo del medico della Lazio, Ivo Pulcini. Secondo lui non basta il tampone per avere una diagnosi, ma occorre il parere del medico.

“È mia opinione personale che un tampone positivo non può bastare per considerare malato un soggetto asintomatico e quindi sano, per privarlo della propria libertà, isolarlo a casa senza cure, almeno finché non viene visitato e valutato dal proprio medico di fiducia”.

Pulcini parla anche del famoso gene N, che valuta la bassa positività di un contagiato.

In un soggetto asintomatico e definito perfettamente sano dal clinico, anche attraverso sofisticati esami strumentali ed ematochimici, la presenza del gene N non ha alcun significato patognomonico o eziopatogenetico, cioè di malattia o di contagiosità, anzi può significare che il soggetto è entrato in contatto con un coronavirus, non necessariamente il Covid-19, e lo ha reso totalmente inoffensivo”.

Correlate