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Il deluchiano Dello Jojo contro i migranti a Nerano: «E se spacciano? Restino a casa loro»

Il presidente del Parco dei Monti Lattari (vicino al presidente della Regione): «Ci sono tanti italiani che non mettono il piatto tavola. Nerano non diventi Lampedusa»

Il deluchiano Dello Jojo contro i migranti a Nerano: «E se spacciano? Restino a casa loro»

Segno dei tempi, potrebbe dirsi: ma fa specie la dichiarazione del presidente del Parco dei Monti Lattari, Tristano Francesco Dello Joio Ravallese, deluchiano di ferro, che sul proprio profilo Facebook a commento dell’arrivo dei 16 migranti a Nerano scrive:

“Va bene l’accoglienza, ma non facciamo di un’eccezione una regola, dobbiamo solo sperare che i cittadini e le istituzioni sappiano che non devono verificarsi più tali cose, noi viviamo di turismo, non possiamo diventare come Lampedusa che da perla bianca del mediterraneo è diventata perla nera perdendo ciò di cui vive, l’ospitalità”.

Poi il carico da undici della briscola rivolgendosi a chi non si sa:

“Se avete questi picchi di umanità e di grande generosità, ci sono tante brave persone italiane che oggi quasi non possono mettere il piatto a tavola, rendetevi protagonisti per i vostri concittadini, fate del bene a casa vostra”.

Se fosse stata un’affermazione di un seguace della Meloni tutto si sarebbe potuto derubricare nella serie, “Prima gli italiani”, ma da un esponente della sinistra la cosa assume una diversa valenza.

In un altro commento poi Dello Joio ci va giù più duro:

“Immaginiamo in pieno agosto con gli stranieri in vacanza, barconi tra Sorrento, Positano e Capri, possiamo chiudere tutto!”.

E ancora: “Non dobbiamo sottovalutare il dato del Covid e delle mancanze lavorative che ne sono scaturite: e se ci fossero proprietari di immobili che orfani degli americani gli affittassero le case (…) A cosa arriveremmo? E se restassero sulla piazza e si dedicassero allo spaccio?”. Concludendo: “Non prendiamo in giro nessuno: la politica territoriale non deve consentire altri casi: il problema è del Prefetto di Napoli. Ci vuole rigore”. Salvini quando è venuto recentemente a Sorrento, ha detto le stesse cose.

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