Gattuso: «Non so se a Napoli è più importante San Gennaro o Maradona»
A Sky dopo la vittoria sul Rjieka: «Il rammarico su Maradona è che gli volevo dare qualche scarpata da giocatore ma non ne ho avuto la possibilità»

Il tecnico del Napoli Rino Gattuso ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara contro il Rjieka
Cosa ha sentito alla notizia?
«Tanti bei ricordi. Ho avuto la possibilità di parlare tante volte con Diego e di cenare con lui. È morto, ma non morirà mai perché ha fatto tante cose straordinarie. Ha sbagliato nella vita privata, ma per quello che ha fatto resterà sempre vivo. Già ieri sera si vedeva che la città respirava un’aria diversa. È stata una grande perdita. Il rammarico forse è che gli volevo dare qualche scarpata da giocatore ma non ne ho avuto la possibilità. È andato a far compagnia a mia sorella»
Come si continua con questa tristezza?
«Dobbiamo lavorare. Abbiamo il dovere di lavorare. Dopo in città se ne parlerà ancora per tanto tempo. Noi adesso giocheremo ogni tre giorni e rispetteremo i nostri impegni sperando di riuscire a vincere qualcosa per poterlo dedicare a lui»
Su Ghoulam?
«Ghoulam ha fatto moto bene, sta bene. Stava solo a me dargli la possibilità dal primo minuto»
Sulla partita?
«Le partite sono tutte difficili se non dai le letture giuste. Oggi abbiamo fatto molto meglio dell’andata. Abbiamo perso tante palle e abbiamo sbagliato tanto, ma sapevamo che la partita era difficile»
Ha fatto effetto il suo discorso alla squadra?
«Sono state dette tante cose non vere. Io non litigo con i giocatori, ho detto loro quello che pensavo. Gli ho detto che voglio vedere sempre lo stesso spirito e che non voglio vedere professori che giudicano i compagni. Il confronto è stato questo, poi le partite si possono perdere. Poi se qualcuno pensa che noi siamo il Barcellona sbaglia. Possiamo perdere ancora, ma voglio vedere un comportamento diverso in cui si fa squadra e non si manda a quel paese il compagno che sbaglia»
Cosa significa Maradona per Napoli
«Diego non è stato chi ha vinto due scudetti o l’Europa League, per Napoli Diego è stato molto di più. Qui non so se è più importante San Gennaro o Maradona»
COm’è il suo rapporto con Napoli
«È una città particolare, mi sembra di vivere in Brasile. Peccato che c’è il covid, ma qui 20 ore su 24 si sente odore di cibo, poi il calore e la gente. Io vivo al nord da tanto, ma sono rimasto terrone dentro e mi trovo bene»