De Luca: “Noi preveniamo, il Governo no e crea un calvario di decreti”
Il presidente della Regione Campania: “La linea della proporzionalità voluta dal Governo crea sconcerto e conflitti e ci fa perdere tempo prezioso”

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha spiegato in una diretta Facebook le posizioni contrastanti sue e del Governo.
La Campania ha scelto la linea della prevenzione. Visto che siamo la regione più a rischio per la densità abitativa, dobbiamo arrivare prima degli altri e con più vigore. Non dobbiamo aspettare il momento nel quale il contagio esploda e diventi incontrollabile. Lo so che è più difficile, che quando la situazione è più tranquilla è dura attuare delle restrizioni. Ma prevenire significa questo. Da soli siamo riusciti a fare il controllo obbligatorio per chi rientrava dall’estero, abbiamo chiuso prima di altri la didattica in presenze, abbiamo anticipato la campagna di vaccinazioni al 1° ottobre e limitato lo spostamento tra province.
Abbiamo fatto una scelta per salvarci, il governo ha fatto una scelta diversa. Vuole seguire una linea di proporzionalità e prendere progressivamente misure restrittive. Credo che non sia una misura efficace, avrei preferito qualcosa di vigoroso e unitario. Avrei preferito la chiusura di un mese di tutto, perché ci avrebbe aiutato a frenare il contagio, al posto di avere un calvario di ordinanze e decreti che ha creato sconcerto tra i cittadini e conflitti tra le varie categorie economiche e territoriali.
Non è una linea efficace perché non risponde all’obiettivo della prevenzione. Oggi si corre ai ripari avendo perduto, a mio parere, settimane preziose. Abbiamo interrotto la didattica ma si poteva e doveva fare prima, perché i due vettori di trasmissione del contagio sono le scuole e i grandi assembramenti, in particolare quelli della movida notturna. Io capisco il governo, siamo un paese strano perché tutta la comunicazione italiana era orientata a minimizzare o ad aumentare il malessere e la protesta. Era difficile anche per loro fare scelte rigorose, ma ci vuole coraggio. Avendo perso tempo prezioso, abbiamo il dovere di essere uniti nel paese e vincere la battaglia contro il Covid-19, perché è una battaglia difficile.