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Corsi: «Aveva ragione Montella a dire che Mario Rui era un giocatore importante»

Alla Gazzetta: «Per me era un po’ piccolino. Ha superato le mie aspettative. Il campionato? Una tombola. Fossi stato nella Salernitana avrei rinviato la gara con la Reggiana e rifatto il regolamento» 

Corsi: «Aveva ragione Montella a dire che Mario Rui era un giocatore importante»

La Gazzetta dello Sport intervista Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli da 30 anni. Fa un bilancio fino ad oggi, tra errori e successi.

Dice di averne commessi tanti, di errori. Uno su tutti:

«Per esempio cercare un allenatore che somigliasse a Spalletti: cosa impossibile».

Gli viene chiesto quale calciatore tra quelli che hanno indossato la maglia dell’Empoli si sia dimostrato al di sopra delle sue aspettative. Indica Mario Rui.

«Montella mi diceva che Mario Rui era un giocatore importante: per me era un po’ piccolino, invece aveva ragione lui. Disse che i soldi li ho sempre fatti con quelli piccolini…».

L’Empoli è passato per 5 promozioni in A. Corsi ricorda più di tutte la prima, a Cremona.

«C’erano 6.000 empolesi al seguito: cosa incredibile per una città di 42mila abitanti. Poi quella con Andreazzoli, era la squadra più forte con Krunic, Bennacer, Caputo e Di Lorenzo».

Sul campionato a rischio Covid:

«E’ una tombola, prima o poi toccherà a tutti e bisogna cavarsela, sperando di limitare i danni con i protocolli».

Gli viene chiesto se, nei panni della Salernitana, avrebbe teso la mano alla Reggiana acconsentendo al rinvio della partita. Risponde:

«Ci siamo dati delle regole ma molti aspetti sono stati trascurati, un caso simile era impensabile. Io avrei rinviato la gara e rifatto il regolamento, ma rispetto chi ha deciso così».

 

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