Corsera: l’arringa di De Laurentiis è stata smontata punto per punto dalla Corte
Per i giudici, sarebbe stato il Napoli a non voler giocare la gara. Grande amarezza di Gattuso che era convinto di poter vincere sul campo

È arrivata nel tardo pomeriggio di ieri la decisione della Corte d’Appello sul ricorso presentato dal Napoli sulla decisione del giudice sportivo di assegnare ai bianconeri per 3-0 a tavolino la gara non disputata il 4 ottobre.
Il giudice Sandulli ha deciso di confermare questa decisione resa da Mastrandrea e anzi di colpire ancora più duro il club azzurro, come sottolinea il Corriere della Sera
In buona sostanza, per i giudici, sarebbe stato il Napoli a non voler giocare la gara.
Il Napoli resta convinto della bontà della sua difesa e di tutti i documenti consegnati per provarla. Anche il presidente De Laurentiis lunedì aveva provato a spiegare in udienza che il Napoli voleva disputare la partita contro la Juve se non le fosse stato impedito dall’Asl
L’arringa di Aurelio De Laurentiis, collegato lunedì scorso da remoto con la Corte sportiva d’Appello presieduta dal giudice Piero Sandulli, è stata smontata punto per punto a sostegno della validità del protocollo della Federcalcio.
Grande amarezza in tutto il club azzurro che si prepara ora al terzo atto per veder fatta giustizia, ma chi l’ha presa veramente male, secondo il Corsera è Gattuso che da uomo di campo non accetta di dover perdere una partita senza averla neanche giocata.
La legge sportiva, però, per ora gli ha tolto la sfida a cui forse teneva di più, quella con la Juventus. Con la convinzione di poterla anche vincere.