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Addio al portiere Ray Clemence: ha fatto la storia del Liverpool

Bill Shankly lo acquistò nel 1967 per 18mila sterline. Ha vinto tre Coppe dei Campioni. Di lui ancora si ricordano le parate su Rocheteau e l’uscita su Stielike

Addio al portiere Ray Clemence: ha fatto la storia del Liverpool

È morto Ray Clemence fortissimo portiere del Liverpool, del Tottenham e della Nazionale inglese in cui ha duellato per tantissimo tempo con Peter Shilton. Ma, soprattutto, è stato una leggenda dei Reds.

Aveva 72 anni, è morto dopo una battaglia di 15 anni con il cancro. Col Liverpool ha collezionato 665 presenze, è quarto nella classifica di presenze di tutti i tempi del Liverpool, pari merito con Emlyn Hughes. A portarlo tra i Reds fu Bill Shankly che prima andò a vederlo quattro volte in Terza Divisione con lo Scunthorpe United e poi, nel 1967, lo acquistò per 18mila sterline. Disse di lui: «Ray ha tutto. È veloce, non vuole essere battuto, è già un grande portiere». Col Liverpool, Clemence ha vinto tre Coppe dei Campioni, cinque campionati, due Coppe Uefa, una FA Cup e una Coppa di Lega. Col Tottenham ha vinto un’altra Coppa Uefa (la terza) e una FA Cup.

Il Telegraph ricorda e sottolinea la sua affidabilità:

«Mentre con i portieri di oggi sembra che gli errori possano accadere, quelli di Clemence possono essere contati con le dita di una mano. Clemence sembrava insuperabile. Le sue capacità atletiche, il suo bagaglio tattico e la sua proverbiale calma sono stati un balsamo rassicurante per una generazione di tifosi. Come ha dimostrato nella stagione 78-79, quando il Liverpool vinse il campionato: in 42 partite, subì appena 16 gol».

In Nazionale ha collezionato 61 presenze. Non ha mai giocato una partita del Mondiale, pur avendo partecipato alle spedizioni del 1974 e del 1982. Avrebbe giocato in Argentina ma l’Inghilterra non si qualificò, venne eliminata ai gironi dall’Italia. Clemence giocò entrambi gli scontri diretti che terminarono sempre 2-0 per la squadra di casa.

Giocò due partite agli Europei del 1980. Nel 1984, abbandonò la Nazionale. Ne è stato poi a lungo allenatore dei portieri. Chiamato da Hoddle, ha poi ricoperto questo ruolo anche con  Kevin Keegan, Sven-Goran Eriksson, Steve McClaren e Roy Hodgson. Shilton ha dichiarato: «È una notizia devastante. Siamo stati rivali in campo, fuori eravamo amici. In Nazionale abbiamo diviso la stanza per dieci anni e non abbiamo mai parlato di calcio. Aveva un grande senso dello humor e gran parte del nostro tempo lo trascorrevamo ridendo».

Si è ritirato nel 1988. The Athletic scrive che uno dei soli 29 giocatori ad avere collezionato più di mille presenze in carriera.

Doverosamente, The Athletic gli dedica un lungo approfondimento. Concentrandosi sulle sue parate più celebri. Quella su Rocheteau nella partita di ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni del 1977 contro il Saint-Etienne. All’andata era finita 1-0 per i francesi, il Liverpool vinse 3-1. Fu una di quelle serate che contribuì a rendere leggendario Anfield Road.

Tra gli interventi citati, c’è quello della finale di Coppa di Campioni di quell’anno contro il Borussia Moenchegladbach, l’uscita su Stielike sull’1-1. Viene citato il rigore parato alla Dinamo Dresda e quello ad Heynkes nella finale d’andata della Coppa Uefa del 1973, sempre contro quello che allora era l’unico Borussia forte.

«Più tardi, come allenatore, ho sempre detto ai miei giocatori di calciare basso e angolato e di colpire forte, il portiere non ha scampo. Quel rigore non lo calciai bene e nemmeno basso. Clemence comunque fu molto reattivo. In quel momento, ha praticamente vinto la Coppa Uefa per il Liverpool».

Al trentesimo secondo c’è la parata su Stielike

al minuto 3 e 20 la parata sul rigore di Henykes nella gara d’andata dellla finale di Coppa Uefa del 73 contro il Borussia Moenchegladbach

 

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