L’incredulità per i dieci contagiati a Livigno. «I ragazzi non sono arrivati col Covid. Sarà l’Asl a valutare». La Quadarella: «Siamo stati sempre in sicurezza, non capiamo»

La Nazionale di nuoto è in isolamento per i contagi da Covid e ci si chiede come sia stato possibile che nel ritiro di Livigno sia entrato il virus. Sono dieci i positivi (asintomatici). Tra questi anche Simona Quadarella.
La Gazzetta dello Sport riporta le parole di Luca Moretti, referente di Aquagranda.
«Non vogliamo passare per “untori”, bastava creare una bolla chiusa e circoscritta intorno ai nuotatori e tutto questo non sarebbe successo. Comunque nei raduni gli azzurri dispongono dell’impianto dedicato dalle 8 alle 20. Noi svolgiamo 5 volte al giorno la sanificazione. C’erano i turisti del weekend nell’hotel degli azzurri? Sì in hotel. Ma non può essere l’impianto la causa di quanto è successo».
Il presidente federale Paolo Barelli è convinto che i nuotatori siano arrivati a Livigno senza il Covid.
«I ragazzi non sono arrivati col Covid. Livigno ha qualche problema di quarantena in generale, ad esempio a scuola. Evidentemente sarà l’Asl a valutare. Non ci sono stati errori organizzativi da parte nostra, abbiamo gestito collegiali anche più numerosi: in questo caso parlerei solo di sfortuna. Quanto ci è successo è quanto sta succedendo da tutte le parti. Noi simo ligi alle regole come dimostrano le oltre 200 visite dei Nas e degli altri enti che monitorano la situazione nelle piscine da nord a sud. Non mi risultano ora criticità, gli impianti sono gestiti nel rispetto dei protocolli. Gireremo al ministero della Salute e dello Sport i dati che stanno confluendo in tutti i comitati regionali».
E’ stupita anche la Quadarella, che in un’intervista a Repubblica dichiara:
«La riflessione di tutti è stata la stessa. Che questo virus è maledetto. Perché siamo stati sempre attenti. In sicurezza. Davvero non capiamo, e mai lo sapremo, chi o cosa è stato l’untore».