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Partite in pay-per-view, la Premier censura gli allenatori: “Parlate delle partite e basta”

La nuova offerta a pagamento per trasmettere le partite extra-abbonamento ha fatto infuriare i tifosi. E la Lega vuole evitare che gli allenatori prendano posizione

Partite in pay-per-view, la Premier censura gli allenatori: “Parlate delle partite e basta”

La Premier League sta tentando di impedire agli allenatori dei top club di parlare della controversa nuova offerta televisiva in pay-per-view che ha scatenato le proteste degli abbonati ai vari pacchetti calcio delle emittenti inglesi.

Secondo il Daily Mail la Lega ha scritto a tutti i 20 club “consigliando” i manager di evitare di commentare la questione: meglio concentrarsi sulle partite, parlando magari dell’urgente necessità che i tifosi tornino agli stadi.

Il Leicester è stato l’unico club a votare venerdì scorso contro l’introduzione del pay-per-view per le cinque partite di ogni weekend per le quali non era prevista la trasmissione. Ma i singoli allenatori hanno le loro opinioni ed è improbabile che siano tutti disposti ad essere d’accordo. Da qui l’editto preventivo della Premier.

La mossa a sorpresa ha fatto infuriare gli abbonati, che vedono il sovrapprezzo di 14,95 sterline come eccessivo. La partita casalinga del Chelsea contro il Southampton, sabato alle 15 (orario e giorno tradizionalmente deputati allo stadio), sarà la prima partita ad essere trasmessa in pay-per-view.

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