Casarin: largo ai giovani arbitri, non si sentono infallibili come Giacomelli
Sul Corriere della Sera si chiede perché il direttore di gara di Milan-Roma non abbia ritenuto di interpellare il Var. "Ha paura di perdere credibilità per il nobile atto di correggere un fischio sbagliato?"

Sul Corriere della Sera Paolo Casarin scrive di Giacomelli, l’arbitro di Milan-Roma, tristemente ricordato per troppi errori e che anche nella partita di San Siro ne ha commessi di gravissimi. Giacomelli non ha nemmeno ritenuto di interpellare il Var ed ha concesso due rigori inesistenti. Casarin lo accusa di sentirsi infallibile.
“Vorrei domandargli il motivo di due decisioni in area così assurde e soprattutto perché non ha pensato di rivedere i contatti che il Var Nasca gli avrà segnalato. Oppure Giacomelli, dopo tanti anni di carriera, crede ancora di essere infallibile e soprattutto ha paura di perdere credibilità nell’ambiente per il nobile atto di correggere un suo fischio sbagliato? Ma gli arbitri più esperti sono tutti per l’arbitraggio a due oppure tentano la nostalgica inversione di marcia per poter dire: basto io! Anche Calvarese in Atalanta-Samp ha inventato rigori inesistenti, ma almeno ha fatto il gesto di sentire il Var Banti e rivedere i falli. Sbagliando poi la decisione finale. Largo ai giovani arbitri allora, che non hanno avuto modo di ubriacarsi di infallibilità“.