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Basta mezzo Az Alkmaar per battere il Napoli titolare (0-1)

In attesa del responso epidemiologico del match, gli olandesi giocano all’italiana e vincono 1-0. Squadra irriconoscibile rispetto all’Atalanta

Basta mezzo Az Alkmaar per battere il Napoli titolare (0-1)

Quando una squadra italiana incontra una squadra olandese che gioca all’italiana, la squadra italiana è una squadra morta. In attesa di conoscere il responso più atteso della partita di Europa League, quello epidemiologico, gli olandesi dell’Az Alkmaar – arrivati a Napoli decimati dal Covid-19 – cominciano col vincere sul campo. Sorprendentemente passano al San Paolo (1-0) al termine di una partita che gli azzurri non hanno nemmeno sottovalutato.

Di certo non lo ha fatto Gattuso che ha fatto giocare fin troppi titolari. L’allenatore calabrese ha confermato otto uomini che hanno asfaltato l’Atalanta. Nove, perché un avvicendamento è avvenuto in porta con Meret al posto di Ospina. Per il resto, sono rimasti in panchina Manolas e Bakayoko. Rimpiazzati da Maksimovic e Lobotka (Demme è sparito). Politano non ha ripetuto la prestazione che aveva fatto gridare alla prova del Dna. Osimhen ha sbagliato anche un paio di gol. Mertens ne ha sfiorato uno. Lozano ha dato una prova di più dimostrazione di essere quello che in Alto Adige viene definito “giocatore di pallone”. Solo a Napoli potevano scambiarlo per un brocco. Buona la prova di Fabian.

Gattuso ha confermato quello che viene impropriamente definito 4-2-3-1 (ma ci arrendiamo). Slot, tecnico degli olandesi, prima dell’incontro avrà rivolto una preghiera personale a Cruyff, ha chiesto di scusarlo ma lo ha avvisato che lui avrebbe giocato all’italiana. Con una di quelle tranquillizzanti linee difensive a cinque. Il pensiero è stato lo stesso di Totò in “Totò Peppino e la malafemmina”: «Ci mettiamo nella piazza principale, a Milano, da qui devono passare». La linea Maginot al limite dell’area avrò fatto inorridire il pensiero stupendo dei tulipani. Ma tant’è.

Anche con una robusta barriera frangiflutti, gli olandesi hanno rischiato. Lo abbiamo detto. Una volta, nel primo tempo, con Mertens. Due volte, nella ripresa, con Osimhen poco convinto e poco preciso.

Poi, al 57esimo, come un Ascoli qualsiasi, l’Az organizza un’azione di alleggerimento cominciata da una interessante serpentina difensiva del 7 Stengs. Segue una lineare azione che finisce con pallone sul fondo, retropassaggio e gol di de Wit. Una sorta di contropiede manovrato. E quant’è bello il calcio all’italiana.

Gattuso pensa al derby di domenica contro il Benevento e fa uscire Lozano (per Insigne che rientra), Hysai (per Mario Rui), Osimhen (per Mertens), Lobotka (per Demme). Non succede più niente. Un bel taglio di Insigne per Di Lorenzo che avrebbe dovuto sfruttare meglio il passaggio. Poi, è solo attesa per il triplice fischio finale.

 

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