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Sconcerti: raramente è capitato un calendario così attento, insistente ma non estenuante.

Sul CorSera commenta il calendario definendolo equilibrato, con partite importanti subito, ma alternate ad altre più leggere. Nessuna squadra è avvantaggiata. Ma resta l’incognita del virus

Sconcerti: raramente è capitato un calendario così attento, insistente ma non estenuante.

Sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti commenta il sorteggio del calendario della prossima stagione, 2020-21.

L’ inizio migliore sembra del Milan, Bologna in casa poi due neopromosse Crotone e Spezia, di solito più lente a trovare il ritmo della A. Ma non si va oltre la terza giornata. Dopo tutto si cade un po’ addosso”.

Tutto sommato, scrive, il calendario è equilibrato.

È un calendario equilibrato che ha sparso partite importanti subito, ma sempre alternandole con altre che promettono più leggerezza. Non ci sono serie durissime almeno con i valori tecnici che possiamo intendere adesso. Ma è la prima volta che il calendario arriva prima del mercato. Molti pareri possono cambiare da qui a un mese”.

E’ successo raramente di avere un calendario del genere.

Raramente è capitato di vedere un calendario così attento, insistente ma non estenuante. Tutte le prime sette avranno tre partite tra loro nelle prime otto giornate, un equilibrio assoluto. Resta un’incognita, come le date del campionato incroceranno quelle della Champions, ma in questo momento nessuno poteva ancora sapere niente. Sembra di vedere dietro l’ordine delle partite un maggior accordo anche tra le società, un miglior dialogo. Non vedo vantaggi per nessuno”.

Resta, però, un’incognita. Quella del virus.

Resta l’incognita del virus, inutile girarci intorno. Il calcio ha dimostrato però di aver trovato un metodo faticoso ma quasi sicuro per giocare. Nelle dodici giornate del dopo lockdown e tra le sedici squadre delle finali europee, i controlli hanno praticamente cancellato il virus. I contagi, tanti, sono avvenuti tutti durante le vacanze. Si possono comunque avere molte speranze, ma nessuna vera certezza. Per la riapertura parziale degli stadi bisogna aspettare l’impatto della riapertura delle scuole. Se tiene uno, potrebbe funzionare anche l’altro“.

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