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Milik e Maksimovic, gli errori che il Napoli non deve ripetere in uscita

Il coronavirus ha sconvolto anche il calciomercato e il Napoli ha subito alcune situazioni (anche Koulibaly) in cui si è trovato spiazzato

Il mondo, e così il calcio, è stato colpito da una crisi senza precedenti, che in quanto tale è destinata ad avere effetti nel breve e nel lungo termine. Al Napoli però spaventano più questi ultimi, perché l’epidemia che ha messo a dura prova i bilanci delle società non ha colpito particolarmente gli azzurri nell’immediato. Anni di gestione oculata e una serie di riscatti incassati infatti hanno permesso al club di sostenere comunque una campagna acquisti importante senza elevate preoccupazioni, aggiornando addirittura il record di investimento per un singolo giocatore con l’arrivo di Victor Osimhen.

Gli effetti negativi del coronavirus sul mercato del Napoli si sono concretizzati attorno a due situazioni. La prima è dovuta ad un piano di cessioni che è stato sconvolto dagli eventi e che in alcuni momenti si è rivelato sbagliato. Era chiaro che a fronte di tanti volti nuovi messi sotto contratto a gennaio, sarebbero corrisposte alcune uscite importanti al termine della stagione. La più prevedibile era quella di Marques Allan, che ha subito in termini di rendimento il mancato trasferimento al Paris Saint-Germain e il cambio di allenatore, con Gattuso che ha saputo rimodulare il Napoli senza di lui. Di certo, dalla sua partenza il club contava di incassare ben più dei 25 milioni di euro con i quali Ancelotti l’ha portato all’Everton.

Poi, Koulibaly e Milik. Il difensore non ha mai mostrato grandi segni di insofferenza, nemmeno quando ogni stagione si sono presentate le migliori della Premier League a tentarlo con ingaggi alti e prestigio. Così, De Laurentiis ha avuto ampio margine nella contrattazione, in cui ha respinto sistematicamente al mittente ogni offerta ricevuta, sempre ritenuta inadeguata. Eppure, la cessione del senegalese in termini economici garantirebbe un’enorme plusvalenza e alleggerirebbe in modo significativo il monte ingaggi.

Molto diversa la situazione di Milik che da tempo ha fatto capire alla società di non voler rimanere a Napoli. Il club inizialmente non è stato pronto nel fargli rinnovare il contratto quando i rapporti erano distesi. Questo introduce la seconda criticità. Lui e Zielinski avrebbero dovuto rinegoziare l’accordo già la scorsa stagione, ma soltanto ad agosto è stata formalizzata la nuova intesa col centrocampista. I contrasti con la società hanno quindi convinto l’attaccante ad assumere un atteggiamento ostile, anche quando ormai il passaggio alla Roma sembrava cosa fatta. Tutto saltato per meno di un milione di euro, debiti di Milik nei confronti del Napoli per una violazione dei diritti d’immagine e la famosa multa per l’ammutinamento di novembre. Le parti non hanno trovato un punto d’incontro risolvere queste pendenze, e ora si ritrovano in una situazione scomoda per tutti.

L’attaccante, infatti, a meno che non accetti una destinazione d’emergenza – come la Fiorentina – rischia di trascorrere almeno altri tre mesi senza vedere mai il campo. Il Napoli al tempo stesso è consapevole di non poter più ricavare l’importo sperato: col passare del tempo, il valore di mercato di Milik si riduce progressivamente.

A proposito di rinnovi non conclusi tempestivamente, va menzionato anche quello di Nikola Maksimovic. Di recente, si è parlato anche in questo caso di contrasti con la società, che ritardano quindi il raggiungimento di un accordo. Intanto, il serbo andrà a scadenza il prossimo giugno e ieri è arrivata un’offerta dal West Ham. A nove mesi dallo svincolo, vale lo stesso discorso fatto per Milik.

Ultima questione rimasta in sospeso è il dualismo dei portieri. Se da un lato il Napoli può sempre contare su un giocatore affidabile, dall’altro una gerarchia poco definita non solo può disturbare sia Ospina che Meret – giunti alla terza stagione di convivenza – ma potrebbe rappresentare anche un’opportunità mancata dal punto di vista economico. Stabilito, infatti, che la preferenza di Gattuso è per il colombiano (senza entrare nel merito della questione), Meret avrebbe senz’altro molto mercato e potrebbe essere ceduto a cifre elevate. Una mossa che, come le altre, consentirebbe di ottimizzare le risorse e prepararsi al meglio per la futura ripresa, del calcio e non solo.

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