ilNapolista

Un tifoso dell’Atalanta ci scrive: non confondete Feltri con Bergamo (con nostra risposta)

POSTA NAPOLISTA – Perché tanto livore? Sì, ci sono i razzisti, Gasperini non è simpatico, ma noi come voi siamo stati gli unici a proporre bel calcio e questo piacere dovrebbe unirci

Un tifoso dell’Atalanta ci scrive: non confondete Feltri con Bergamo (con nostra risposta)
Gasperini (Photo Hermann)

Gentile direttore, le scrivo per esprimerle lo stupore nel leggere sulla sua testata gli articoli riservati all’Atalanta, improntati ad un livore e ad una mancanza di serenità che lascia più che sconcertati, quasi si fosse deciso a tavolino una campagna polemica (senz’altro non può essere questo il caso, non ce ne sarebbero i motivi).

Che i tifosi dell’Atalanta siano spesso scorretti nelle manifestazioni del loro tifo non ci piove; per un anno non sono andato allo stadio di Bergamo perché disturbato dai commenti di certi tifosi. Non erano tanti, ma schifavano talmente che non ho più voluto far sentire a mio figlio le idiozie di qualche deficiente. La stupidità delle curve mi pare però una cosa che non distingue in specifico la tifoseria dell’Atalanta da tutte le altre, nemmeno da una parte di quella del Napoli (o le espressioni del tifo napoletano devono cadere tutte sotto la categoria della simpatia e del folclore?)

Che un dirigente dell’Atalanta abbia avuto espressioni inammissibili nei confronti di un tifoso napoletano non ci piove e non può essere in alcun modo giustificato. Non mi pare che questo faccia di tutti i bergamaschi dei razzisti antimeridionali. Confondere le scemenze di Vittorio Feltri con i bergamaschi è sbagliato, come confondere i napoletani con dei fancazzisti assistiti o con la camorra. Tra parentesi: ovviamente la provocazione del tifoso napoletano cade sotto la categoria del simpatico: con la Juve vi scanserete anche stavolta? Basta dare un’occhiata agli ultimi anni per vedere quante volte l’Atalanta si è scansata con la Juve, e come ha vinto la Juve con l’Atalanta.

Che Gasperini possa non essere simpatico, non ci piove. Ma quando dice lui che Chiesa o Immobile dovrebbero essere più corretti, è divisivo, e viene seppellito dall’odio dei tifosi di Firenze e laziali, quando lo dicono tutti gli altri sottolineano invece l’ovvio, che i giocatori devono imparare a non simulare. Anche in questo caso ci sarebbero dei dati cui fare riferimento, ad esempio i gialli per simulazione presi da Chiesa. Può essere legittimamente un pochino alterato un allenatore perché perde la coppa Italia per un rigore grosso come una casa non dato o perché subisce in campionato la rimonta della Lazio per un’evidente simulazione? Allo stesso modo è alterato un tifoso del Napoli che non si vede assegnare un rigore evidente contro l’Atalanta e subisce il pareggio due minuti dopo.

L’Atalanta viene eliminata ai quarti di Champions e il suo giornale dedica articoli e articoli (la retorica del Piave e dell’Atalanta: sic!) allo scopo di evidenziare che è una squadra con alle spalle il calcio scommesse, come è andata avanti con assurda fortuna in UCL, che abisso con le altre squadre, che ridicola la storia della favola Atalanta data la straordinaria ricchezza di Percassi e via discorrendo. L’Atalanta è stata eliminata, non vi basta, se è una squadra che vi sta così antipatica? Cosa sarà mai tutto questo livore? Da dove viene? Per che ragioni vere? Bisogna riempire un po’ di pagine in agosto per soddisfare quella parte dei vostri lettori che corrisponde al becerume di Bergamo? Provi a rileggere l’articolo di ieri di Roberto Liberale e ci pensi un po’ su.

Ovviamente sono un tifoso dell’Atalanta, che mi pare negli ultimi quattro anni abbia fatto vedere, insieme al Napoli, il calcio più bello d’Italia. Forse qualche ragione per cui piace così tanto anche a chi non è di Bergamo c’è, è la stessa ragione (in piccolo) per cui piaceva così tanto il Napoli di Sarri anche a chi non era di Napoli. Il piacere di vedere il bel calcio. Ho molti amici napoletani con cui discuto sempre tranquillamente di calcio, senz’altro non nei termini del suo giornale. C’è uno youtuber che si chiama Neschio, senz’altro lo conosce; magari simpatizza troppo per l’Atalanta ma è sempre correttissimo con tutti, proprio con tutti. Forse bisognerebbe imparare da lui cosa sia il tifo.

Nel mio modo di seguire il calcio, come nel mio modo di seguire la politica, mi sono sempre ripromesso di non cercare di dialogare con chi si pone fuori da ogni possibilità di dialogo, per faziosità, irragionevolezza, mancanza di oggettività o documentazione. Le scrivo nella convinzione non sia questo il caso. La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicarmi.
Giovanni Parimbelli

Nostra risposta – Pubblichiamo volentieri la sua lettera. Ovviamente, e la comprendiamo, lei non è un assiduo lettore del Napolista. Abbiamo dedicato articoli alla straordinarietà del fenomeno calcistico Atalanta e ricco di complimenti nei confronti di Gasperini e del suo gioco, tanto che abbiamo incassato i complimenti pubblici di Filippo Galli. Gli articoli li trova qui, e qui. Un giornale non è un monolite. Perché nella vita nulla ha una sola faccia. L’articolo di Roberto Liberale illumina altri aspetti del fenomeno Atalanta, cosi come li abbiamo evidenziati in altre occasioni (come ad esempio la confessione di Gasperini sul coronavirus). 

ilnapolista © riproduzione riservata