Suarez: “Se al Barça vogliono cedermi me lo dicessero”
A El Pais: "Si parla di alcuni nomi che ha fatto il presidente ma nessuno mi ha detto che vogliono fare a meno di me. Se pensano sia sacrificabile non ho problemi"

Il centravanti del Barcellona, Luis Suarez, ha rilasciato un’intervista a El Pais in cui parla del suo futuro in blaugrana e della crisi della squadra.
“I gol sono importanti in qualsiasi squadra, ma l’esigenza a Barcellona è assoluto. Come attaccante, non solo cerco di segnare gol, ma aiuto la squadra anche in altri modi. Si parla di alcuni nomi che ha fatto il presidente, di cambiamenti che si possono fare, ma nessuno mi ha detto che vogliono fare a meno di me. Se questo è il desiderio del club, sarebbe carino se il responsabile che decide parlasse direttamente con me. Sono al Barça da sei anni, abbastanza a lungo per dirmi quello che pensano. Meglio così che filtrare se sono uno di quelli che vogliono fuori. Resta da vedere. Voglio il meglio per la società e la mia idea oggi è quella di continuare, ma se la società pensa che io sia sacrificabile, non ho problemi a parlare con chi decide“.
Suarez continua:
“La competizione è sempre un bene e se l’allenatore ritiene che dovrei partire dalla panchina non ho problemi ad aiutare con il ruolo che mi darà. Penso di poter ancora contribuire molto a questo club”.
Sulla sconfitta contro il Bayern:
“È stato uno di quei giorni in cui tutto è andato storto. Siamo rimasti sopraffatti e non abbiamo saputo risolvere. Non è una scusa ma è stato un anno molto strano per tutto, e ovviamente il formato ha influenzato. Il Bayern si è adattato e mentalizzato molto meglio. Forse siamo arrivati con qualche dubbio e il Bayern aveva tutto molto chiaro. Sono molto bravi, molto forti. In una doppia partita non sapremo mai cosa sarebbe potuto succedere. Sicuramente avrebbero eliminato anche noi, non lo so. Ma è vero che noi al Camp Nou siamo più forti e che giocare lontano ci costa sempre un po’ di più”.
Suarez ha anche dichiarato di non aver parlato ancora con Koeman.