Gravina al Messaggero: «I tesserati continuino ad essere responsabili»

È l'appello del presidente della Figc contro il rialzo dei contagi che ha toccato anche la Serie A. Impossibile per adesso riaprire gli stadi al pubblico

gravina su giocatori inginocchiati

Il calcio trema dopo i primi positivi nel Cagliari e nella Roma in vista della ripartenza della prossima stagione. E se alcuni presidenti puntano allo slittamento ad ottobre, il presidente della Figc Gravina, intervistato al Messaggero, lancia un appello

«Colgo l’occasione per rivolgere un invito ai nostri tesserati: vogliamo tutti giocare a calcio, ma prima di essere atleti dobbiamo essere cittadini coscienziosi e continuare ad osservare le disposizioni e le cautele necessarie per contenere le diffusione di questo maledetto virus. Lo abbiamo già fatto dopo il lockdown, dobbiamo continuare a farlo».

Conferma la richiesta fatta per ridurre il numero di tamponi ai calciatori, passando da 1 ogni 4 giorni a 1 ogni 8/10 giorni.

Sulla riapertura degli stadi

«Purtroppo l’andamento dei contagi non consente in questo momento di fare passi in avanti in questa direzione, almeno per quanto riguarda i grandi numeri. Il calcio senza tifosi è uno spettacolo monco, ma dobbiamo renderci conto di quello che sta accendendo. Noi siamo pronti, non appena le condizioni lo consentiranno faremo tutto il necessario».

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