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Gattuso: all’andata li abbiamo colpiti sul palleggio, non in contropiede

“Prima di arrivare a fare queste partite c’è la parrocchia, la spiaggia, i primi calci. I miei giocatori devono ricordarsi da dove sono partiti e dove sono oggi”

Gattuso: all’andata li abbiamo colpiti sul palleggio, non in contropiede

Il segreto non è il contropiede. E’ il palleggio. Gattuso legge la sfida di domani contro il Barcellona sui momenti.

All’andata non abbiamo colpito in contropiede, ma sempre sul palleggio. Loro ogni partita hanno tra il 68 e il 75% di possesso palla. Sono a loro agio quando hanno la palla, dobbiamo essere bravi a uscirne anche se fanno pressione ultra-offensiva. Dobbiamo ragionare quando abbiamo palla e quando non la abbiamo. Sembra facile a dirlo ma non lo è. Se pensiamo di avere la presunzione di andarli a prendere alti… hanno grandissima qualità. Bisogna rispettarli e capire la cosa che ci fa meno male”.

Il Barcellona non è una questione di numeri, è la sua metodologia, il suo modo di tenere in campo. L’importante non è se gioca a 3 o a 4. E’ importante per quello che vogliono fare e per le rotazioni. Non è il problema del modulo, ma la loro mentalità e funzionalità di vedere il calcio. E’ una squadra unica”.

Gattuso parla delle emozioni per una partita così:

“Quando si gioca queste partite bisogna ricordarsi l’infanzia, da dove si è partiti, la storia scritta da soli e con le persone che ti vogliono bene. Prima di arrivare a fare queste partite c’è la parrocchia, la spiaggia, i primi calci, le squadre giovanili. I miei giocatori devono ricordarsi da dove sono partiti e dove sono oggi”.

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