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Carraro: “Bergamo e Pairetto avevano rapporto con Moggi, dissi di non favorire la Juve”

Il presidente federale all’epoca di Calciopoli racconta in un’intervista al Fatto Quotidiano di aver pensato di sostituire i designatori. Ma Collina, a cui era stata proposta la carica, non voleva ancora smettere di arbitrare

Carraro: “Bergamo e Pairetto avevano rapporto con Moggi, dissi di non favorire la Juve”

Franco Carraro, presidente della FIGC nel 2006 quando scoppiò Calciopoli, torna sull’argomento in un’intervista concessa al Fatto Quotidiano.

Nel giugno 2004 ero convinto che Bergamo e Pairetto devono essere avvicendati perché la carica di designatore non deve superare i cinque anni. Senza dire nulla a nessuno chiamo Collina, gli propongo di smettere di arbitrare per fare il designatore a partire da quella stagione, ma mi disse di no rendendosi disponibile soltanto per la stagione successiva. Decido di aspettare e sbaglio. Bergamo e Pairetto vengono a sapere della mia iniziativa e tutto precipita. Consolidano il rapporto con Moggi, andando al di là del consentito, con tutto quello che ne consegue. Avrei dovuto seguire la mia intuizione e cambiare comunque il designatore.

Alla vigilia di un Roma-Juve sento che l’arbitro designato, Trefoloni, si dà malato e mi preoccupo, anche perché al suo posto viene mandato Racalbuto, che non è tra i migliori. A Bergamo dico che nei casi dubbi non bisogna favorire la Juve. All’epoca sui falli al limite dell’area si dava punizione e in quell’occasione l’arbitro fischiò il rigore e davanti alla tv mi imbestialii. Chiamai Bergamo e volarono parole grosse.

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