ilNapolista

“Sorteggio sfortunato per il Napoli”, una storia sfigata lunga 10 anni

In origine fu il Real Madrid nel 1987, ma è dal 2010 che tra Champions ed Europa League le urne di Nyon ci regalano sempre gli avversari peggiori

“Sorteggio sfortunato per il Napoli”, una storia sfigata lunga 10 anni

Il Barcellona, poi il Bayern Monaco, poi il Manchester City (o il Real Madrid, o la Juventus). Il “poi” è una mera eventualità, perché la crudeltà intrinseca dei sorteggi europei del Napoli sta nella sua deformità: disegnano un percorso impossibile, ti mostrano l’obiettivo finale ma te lo negano in premessa. E l’edizione 2020 di questo gioco di incastri è l’aggiornamento di un mantra: sorteggio Champions sfortunato per il Napoli“. Va avanti da almeno 10 anni, e non mostra i segni del tempo: le palline dell’urna di Nyon ci schifano, seguirà prima o poi studio statistico a supporto. Per ora restiamo nell’empirico, e facciamo un po’ di storia contemporanea.

In origine fu il Real Madrid al primo turno della Coppa dei Campioni 1987. Ma è dal 2010 che il Napoli trova contro dei muri invalicabili appena s’affaccia in Europa.

Al sorteggio dei gironi Champions 2011/2012, il Napoli di Mazzarri becca contro Manchester City, Bayern Monaco e Villarreal (che l’anno precedente l’aveva eliminato in Europa League). Gli azzurri tra l’altro combattono facendo miracoli, e si qualificano come secondi, eliminando inglesi e spagnoli. Per confermare il trend, agli ottavi la scelta è tra Benfica, Real Madrid, Chelsea, Arsenal, Apoel e Barcellona. Il Napoli trova il Chelsea, e viene eliminato nonostante il 3-1 dell’andata.

L’anno dopo va in onda il sequel: altro girone più o meno impraticabile con Borussia Dortmund, Arsenal e Marsiglia. La sfiga, oltre che nel sorteggio, si concentra nell’epilogo: la squadra di Benitez viene eliminata con 12 punti, mai successo. Esce per un gol: vince 2-0 contro l’Arsenal, quando con un 3-0 sarebbe passato. Retrocessi in Europa League gli azzurri vengono eliminati agli ottavi dal Porto, quando nell’urna c’erano formazioni ben più abbordabili: tipo AZ, Anzi, Ludogorets, Plzen, Betis, Basilea e Salisburgo.

Salto, andiamo all’Europa League 2015/2016. E’ l’edizione in cui la squadra di Sarri vince il girone con 18 punti, ma poi ai sedicesimi, tra mille scartine trova il Villarreal, e si fa eliminare pur essendo forse superiore.

Tornato in Champions, l’anno successivo, la storia è sempre la stessa. Il girone non è drammatico, e il Napoli chiude al primo posto davanti a Benfica, Besiktas e Dinamo Kiev. Ovviamente l’ostacolo la sorte lo piazza agli ottavi, dove pesca il Real Madrid, clamorosamente secondo ai gironi. C’erano a disposizione Leicester, Bayer Leverkusen, e Porto, ma no: i Galacticos, che alla fine alzeranno la coppa, come il Chelsea nel 2012.

Il cammino europeo dell’anno scorso è in linea con la tradizione. Ora c’è Ancelotti, ma il girone è sempre di ferro: PSG, Liverpool e Stella Rossa. Il Napoli, per non farsi mancare nulla, esce per la peggior differenza reti, per un gol inutile subito nel finale della vittoria contro la Stella Rossa. Si va in Europa League: ai sedicesimi una passeggiata con lo Zurigo. Agli ottavi, il Napoli supera il Salisburgo e poi incappa in una delle due squadre da evitare assolutamente: l’Arsenal. Andata a Londra 2-0, ritorno 1-0, Napoli fuori.

Venendo a noi, la Champions di quest’anno garantisce al Napoli tre sfighe al prezzo di una. Ai gironi la squadra con Ancelotti ancora al comando passa il girone come seconda dietro l’imbattibile Liverpool di Klopp. Che è imbattibile per tutti tranne che per il Napoli, che porta a casa 4 punti nei due scontri diretti. Si presenta al sorteggio e il verdetto è inedito: il Barcellona di Messi.

Ora, a luglio, con una pandemia di mezzo, siamo ancora lì, fermi all’andata giocata al San Paolo, a quell’1-1 che tiene attaccato il Napoli a un sogno. Sembra la replica crudele di un film già visto: se anche il Napoli facesse il miracolo, qualificandosi al Camp Nou, troverebbe la vincente tra Chelsea e Bayern di Monaco, ovvero i tedeschi (visto che hanno vinto l’andata a Londra per 3-0). E volendo guardare al di là di ogni ragionevole dubbio in semifinale lo aspetterebbe una tra Manchester City, Real Madrid o Juventus (sempre che faccia fuori il Lione). Dopo ci sarebbe ancora la finale.

In questi dieci anni al Napoli è cambiato tutto o quasi. Ma una cosa no: i sorteggi europei. Come si dice: la fortuna è cieca, ma la sfiga “ci” vede benissimo.

ilnapolista © riproduzione riservata