È la domanda che si pone la Gazzetta dello Sport rilevando i tanti casi di razzismo nei confronti di calciatori neri che ancora ci sono nel calcio italiano
Rifacendosi ai tanti gesti di solidarietà e messaggi social sul caso George Floyd la Gazzetta dello Sport si pone oggi una domanda
Tutto molto bello e giusto, ma siamo sicuri di essere senza peccato? Tanto sdegno non stride con i fatti di razzismo da tempo abituali negli stadi italiani?
Il quotidiano sportivo ripercorre i casi di razzismo nei confronti dei calciatori nel nostro Paese partendo dalle scritte sui muri di Udine contro l’israeliano Ronny Rosenthal: «Niente ebrei in Friuli», passando per i primi “buu” ne confronti di Marc Zoro, fino ad arrivare ai numerosi casi che ancora oggi si presentano.
la domanda è provocatoria, ma lecita:
siamo sicuri che «black lives matter», che ci importi sul serio delle vite dei neri? Non saremo un po’ ipocriti?