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Ritornano le partite, ma ritornerà anche il calcio?

Il Napoli avrà l’onore e l’onere di aprire le danze di una estate italiana. Può essere la grande sorpresa. È la grande occasione per il gattusismo

Ritornano le partite, ma ritornerà anche il calcio?

I più entusiasti preparano i divani, le birre e gli antipasti come se fosse un mondiale, un evento raro e si spera, unico. I più scontrosi, quelli polemici ostinati lo considerano come una tournée estiva particolare.

Dove ci eravamo lasciati? All’insolito-mica tanto-duello Juventus-Lazio e quale squadra se non la capitolina, è stata quella più insistente nel far ripartire la giostra. “Ora o mai più” avranno pensato a Formello.

Ma sarà lo stesso? Si parte zero a zero, con i punti in classifica accumulati ma con quale testa e quale fisico? Già il fisico, la preparazione, la quarantena è stata pesante e anti-dietetica anche per i più ligi professionisti, e già in Germania zompano i muscoli che è una bellezza!

L’Inter? Conte è sempre stato abile nel corso della sua carriera a trovare giuste risposte nelle difficoltà, i puristi li chiamano alibi ed anche io e difatti il Covid si offre volentieri ad essere schierato titolare nelle sue conferenze stampa. Già hanno cominciato da Milano con la storia della Primavera in Coppa Italia, figurarsi se non riescono a vincere lo scudetto dopo tutto quello che l’allenatore li ha fatti spendere! La Juventus non fa testo, loro sono belli, forti e bravi sempre e il triplete come ogni anno è alla portata, se non altro lo è per la stampa, per CR7 e per uno spogliatoio che ha fatto scuola di eleganza in questi giorni di pausa, da Chiellini che distribuisce simpatici ricordi a Pjanic e Higuain con un piede e mezzo altrove.

E noi? Il nostro Napoli? Come riparte? Ci stavamo riprendendo, il gattusismo stava conquistando anche i più sofisticati salotti della borghesia pallonara partenopea, un po’ come quando nelle università cattoliche si cominciava ad apprezzare sommessamente la poetica pasoliniana, o quando alla Rai addirittura Mina cantò De André. Il buon Rino ci stava lanciando verso l’incredibile rincorsa europea, verso la finale di Coppa Italia, verso un quarto di finale Champion’s non tanto impossibile.

Il Napoli avrà l’onore e l’onere di aprire le danze di una estate italiana, delle notti magiche, afone e afose, di un calcio che deve portare per forza al termine il suo viaggio, un’ostinata conclusione che però, per caratteristiche e modalità, può favorire le compagini che hanno più motivazioni, che oramai non hanno niente da perdere, quelle per farla breve che vedono già compromesse in parte la propria stagione. In questo scenario, il Napoli può essere un grandissima sorpresa, una mina vagante sia in Serie A che in Europa. Un’occasione d’oro e inattesa, tre fiches che un distratto caso ha lasciato sul tavolo del casinò da puntare sui numeri giusti. Ora il gattusismo deve emergere ed affermarsi, deve furbamente mettersi di traverso alla logica e regalarci un’estate indimenticabile…

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