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La corsa a chi infrange meglio il protocollo, i club di Premier si spiano a vicenda

Il Daily Mail: “I dirigenti sono paranoici, temono che gli altri facciano più allenamenti, controllano i video sui social e avvertono la Lega”

La corsa a chi infrange meglio il protocollo, i club di Premier si spiano a vicenda

Mentre in campo si cerca di faticare rispettando il distanziamento sociale e le altre mille voci dei protocolli, davanti ai pc lavorano squadre di spie, che setacciano i social dei club rivali alla ricerca di un minimo segno di infrazione. In Premier, prima che riparta il campionato, si combatte una piccola guerra fredda: il primo che viola le regole sanitarie verrà platealmente messo alla berlina. O imitato, se la violazione non viene condannata.

Lo racconta il Daily Mail, secondo il quale anche un piccolo cedimento potrebbe garantire un vantaggio in termini di preparazione. La Premier League ha già inviato squadre di ispettori per garantire il rispetto delle restrizioni. Ma alcuni allenatori, preoccupati del fatto che altri team stiano cercando di approfittarne, hanno incaricato il loro personale di fare controlli rigorosi sugli account Twitter, Instagram e Facebook dei concorrenti. E già in più di un’occasione sono partite telefonate di segnalazione alla lega per evidenziare comportamenti al limite.

Durante la seconda fase del Project Restart, le squadre svolgendo un allenamento di contatto a porte chiuse. Ma alcune restrizioni restano in vigore. Il numero di dipendenti attorno al campo di allenamento e il raggruppamento non necessario siano tra le preoccupazioni maggiori.

“I dirigenti sono paranoici sul fatto che altri club facciano più allenamenti di loro”, ha affermato una fonte al giornale inglese. Controllano i video pubblicati online, e se vedono qualcosa che pensano non sia permesso, avvertono la Lega. Se la Lega dice che è permesso, allora iniziano a fare la stessa cosa“.

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