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Il “caso Gasperini” diventa internazionale, ne scrive anche il Guardian

In Inghilterra l’attenzione mediatica ai riflessi sull’epidemia degli eventi sportivi è più alta: ora non è più solo una polemica a distanza tra la Spagna e l’Atalanta

Il “caso Gasperini” diventa internazionale, ne scrive anche il Guardian

Piano piano – fin troppo piano – il “caso Gasperini” sta montando, e non è più solo una polemica a distanza tra il Valencia e l’Atalanta buona per la stampa spagnola (ma non per quella italiana, finora). Ora la confessione ai limiti dell’illecito del tecnico torinese, con annesse accuse dalla Spagna, è sul Guardian, e comincia ad assumere rilevanza internazionale.

Il Valencia – scrive il giornale inglese – ha criticato l’allenatore della squadra italiana Atalanta per aver messo a rischio la salute di numerose persone dopo aver confessato di aver avuto i sintomi di Covid-19 prima della partita di Champions League tra le due squadre di marzo”.

Il Guardian riporta fedelmente l’intervista alla Gazzetta dello Sport che ha dato il via alle polemiche, nella quale Gasperini ha ammesso di essere molto malato il giorno prima della partita di ritorno del 2 marzo a Valencia, ma che aveva paura di andare in ospedale perché traboccavano di pazienti Covid-19.

E ricorda che “la partita di andata il 19 febbraio a Milano, è considerata uno dei principali fattori che hanno contribuito a un’escalation dei casi nella provincia più colpita d’Italia, descritta come la “bomba biologica” che ha trasformato il nord del paese nel centro dell’epidemia”.

In Inghilterra, va detto, l’attenzione mediatica sugli effetti degli eventi sportivi sull’aumento dei contagi e dei morti, è stata molto più alta che in Italia. Gli studi scientifici su Liverpool-Atletico Madrid per esempio, hanno avuto una rilevanza che qui da noi il match dell’Atalanta non ha ottenuto.

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