Lo ha annunciato il combattivo presidente del Lione Aulas: ora il Ministro dello Sport dice che non è colpa loro…
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Jean-Michel Aulas non l’ha presa benissimo. Il combattivo presidente del Lione, dopo aver espresso più volte la sua contrarietà alla chiusura anzitempo del campionato francese, anche in maniera colorita, e dopo aver fatto appello al governo perché cambiasse idea, ora ha intenzione riunire i club francesi e chiedere i danni: per la precisione 800 milioni di euro.
Lo ha annunciato ieri a RMC, mettendosi a capo dei club ribelli:
“C’è un desiderio da parte dei club della Ligue1 di fare ricorso contro lo Stato su iniziativa di Bernard Caïazzo (presidente di Saint-Étienne). Se c’è un responsabile, è lo Stato. Dal momento in cui è lo Stato che ha ordinato l’ordine di fermare il campionato, chiederemo 800 milioni di euro come danni per mancati guadagni”
“Forse è per questo che il ministro dello Sport, Roxana Maracineanu afferma che non è stato il governo a prendere la decisione. Questo caso non è molto” pulito”.
Secondo Aulas il calcio francese avrebbe avuto il diritto di beneficiare di esenzioni fiscali totali come per gli altri settori svantaggiati: “È una richiesta che formulerò in modo che i club riducano questo deficit. Lo Stato, se è lo stato che ha preso la decisione di interrompere il campionato, dovrebbe consentirci di trarne qualche beneficio”.