Il capitano del Watford: “Non gioco, non metto a rischio la mia famiglia. Preferisco la bancarotta”

Deeney: «Vogliono farci giocare per le tasse». Gli risponde Barton: "Se non vuoi giocare, resta a casa. Tanti giovani vogliono farlo al posto tuo"

deeney

“Piuttosto che mettere a rischio la mia famiglia preferisco andare in bancarotta”.

“E allora non giocare, resta a casa. Ci sono tanti giovani che non vedono l’ora di avere un’opportunità”.

Lo scambio che riassume un’altra crepa nel calcio inglese corre sui social. Il primo, il ribelle, è Troy Deeney, iconico capitano del Watford, che annuncia che si rifiuterà di tornare in campo se non in condizioni di piena sicurezza. L’altro è Joey Barton considerato il giocatore “più cattivo” degli anni duemila, ora allenatore del Fleetwood Town.

Deeney, presente alla riunione tra lega capitani e allenatori sulla roadmap verso il riavvio del campionato, su Instagram ha dichiarato: “Al momento non parlo di calcio, sto parlando della salute della mia famiglia, e basta. Se sento di non prendermi cura della mia famiglia giocando, allora non lo farò. Non metterò a rischio la mia famiglia. Che fanno, mi tagliano lo stipendio? Sono già stato al verde prima, e non mi fa paura. Si parla di non giocare davanti al pubblico fino al 2021. Se non è abbastanza sicuro per i tifosi, perché dovrebbe essere sicuro per i giocatori? Quando c’è un calcio d’angolo ci sono 18 o 19 uomini in area di rigore. Questo non è distanziamento sociale“.

Deeney ha anche messo in dubbio i ripetuti test ai giocatori, quando mancano i tamponi per i lavoratori in prima linea nella crisi sanitaria: “Ho l’impressione che vogliano rimetterci in campo in modo poter prelevare più tasse dal nostro lavoro. I giocatori della Premier League pagano quasi 4 miliardi di sterline all’anno. Ma che succede se arriva una seconda ondata di contagi?”.

Con lui l’attaccante del Chelsea Tammy Abraham, che vive con i suoi genitori ed è preoccupato che il padre asmatico possa contrarre la malattia.

Ma Barton, che non la manda mai a dire, replica su Twitter:

“Se Troy non vuole giocare o non si sente abbastanza sicuro, allora è una sua scelta. Girano un sacco di soldi in Premier League, chi non vorrebbe un altro anno così alla fine della carriera? Se Troy Deeney non vuole giocare, lo capisco. Non giocare. Resta a casa. Ci sono molti giovani giocatori al Watford, che non vedono l’ora di avere un’opportunità”

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