ilNapolista

Il Cies certifica che De Laurentiis è il presidente che vende meno in Italia

Il Napoli è la squadra che ha utilizzato meno giocatori dal 2015: appena 58. E per noi non è un merito. La Juventus 72. Meno del Napoli il Tottenham, il City, il Real Madrid.

Il Cies certifica che De Laurentiis è il presidente che vende meno in Italia

L’osservatorio calcistico del Cies analizza e radiografa il mondo del calcio da più angolazioni. Nell’ultimo studio, il Cies ha analizzato il numero di giocatori che le squadre hanno utilizzato nei propri campionati a partire da gennaio 2015. L’obiettivo è comprendere quali squadra hanno cambiato di più e quali di meno. Non c’è un metro di riferimento per giudicare i buoni e i cattivi. Certamente le squadre col numero più alto di calciatori, sono quelle più volatili. Con meno baricentro, che ogni anno smantellano la formazione, per poi acquistare ovviamente. In Italia ad esempio, questo primato spetta al Genoa che ne ha utilizzati 111 e precede Lecce (110) Verona (109) Brescia (105) Parma (104).

In Spagna, la squadra che ha ha cambiato di più è il Granada con 119, nel Regno Unito lo Sheffield con 92

Viceversa, in Europa l’altro primato spetta al Tottenham che ha alternato 51 giocatori in cinque stagioni. Ha giocato su un’intelaiatura che è cambiata pochissimo. E ha anche raggiunto una finale di Champions. Un gradino più su – quota – 52 – ci sono il Leverkusen l’altro Borussia (Gladbach) e il City. Il Real Madrid ne ha utilizzati 54. il Leicester 58, il Bayern di Monaco 59, il Barcellona 61. Il Liverpool 64.

Nelle prime posizioni europee, e nettamente al comando in Italia, c’è il Napoli che in cinque anni ha utilizzato 58 giocatori. È la risposta certificata alle continue critiche di parte della tifoseria – ormai sono un lontano ricordo, il coronavirus ha spazzato via tutto – nei confronti di De Laurentiis accusato di smantellare continuamente la squadre e di vendere i migliori. Un punto di vista che il Cies certifica essere lunare.

Poi, dal nostro punto di vista, questo primato non è un merito di De Laurentiis. Lo abbiamo scritto più volte, quando il calcio ancora era seguito. La crisi di quest’anno è anche – soprattutto sarebbe meglio – una crisi dovuta al mancato ricambio. De Laurentiis è – al contrario di quel che molti gli contestano – un conservatore, vende poco e stavolta lo ha pagato. Una squadra come il Napoli, che non è il Real né il Barcellona, dovrebbe vendere più giocatori, investire di più su giovani come Meret (quando giocava) e Fabian. Per poi rivenderli e ripartire. Se lo avesse fatto, probabilmente l’annata sarebbe andata diversamente.

Detto questo. il Cio smonta l’impalcatura del fu papponismo – anch’esso travolto dall’emergenza sanitaria.

Al secondo posto della classifica italiana c’è la Juventus, molto distante dal Napoli: a quota 72. Quarta la Lazio di Lotito a 75.

 

ilnapolista © riproduzione riservata