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«Fermiamo il Palio di Siena. Destiniamo i soldi alle famiglie che ne hanno bisogno»

Sul Corriere Fiorentino l’appello di un contradaiolo del Bruco: «Non ci sono le condizioni per farlo, quest’anno. Se vogliamo bene alla nostra Festa dobbiamo ammetterlo. Non possiamo passare da irresponsabili»

«Fermiamo il Palio di Siena. Destiniamo i soldi alle famiglie che ne hanno bisogno»

Sul Corriere Fiorentino l’appello di un contradaiolo senese: Vincenzo Bencini. Imprenditore della contea del Bruco, ha chiesto al Comune di non disputare il Palio, quest’anno, e di devolvere i soldi che normalmente l’amministrazione destina alla manifestazione (900mila euro) in beneficenza. Alle famiglie in difficoltà.

«Faccio un appello: utilizziamo per chi ha bisogno quanto il Comune destina al Palio, spendiamo i soldi della Contrada non per un fantino o per una sottoscrizione ma per un pensionato che non riesce a pagare le bollette o a fare la spesa, per una coppia di giovani che non ha un tetto».

Ha scritto così nella sua lettera. E ha aggiunto:

«Ogni Contrada aiuti i suoi figli. Per il bene della nostra città, prima risolviamo le emergenze e sconfiggiamo definitivamente il coronavirus, poi pensiamo a divertirci».

Al momento non ha ricevuto risposta né dal Comune né dal Rettore del Magistrato delle Contrade. Il Palio per ora è soltanto stato rimandato, non annullato. Le date provvisorie sono 22 agosto e 26 settembre. Il Comune ha già stabilito che deciderà tra il 10 e il 15 maggio in relazione all’andamento dell’epidemia. Qualora non si potesse in estate, il Palio potrebbe essere disputato, in via eccezionale, ad ottobre. Per organizzarlo ci sarebbe tempo, scrive il quotidiano. Servono almeno 55 giorni ma è già accaduto, in passato, che si impiegasse meno tempo.

Ma è il senso stesso del Palio che non esiste, per Bencini. Data la condizione di emergenza sanitaria nel Paese.

«Purtroppo non ci sono le condizioni per il Palio, quest’anno. Lo dobbiamo ammettere se vogliamo davvero bene alla nostra Festa, alle nostre Contrade. E proprio perché vogliamo valorizzare e preservare il Palio, non possiamo passare da irresponsabili. Mi rivolgo in particolare al sindaco, che in questa fase dovrebbe guardare soprattutto alla situazione economica e sociale, traendone le dovute conclusioni».

Il Magistrato delle Contrade, che raggruppa i 17 priori, dovrebbe riunirsi nella prima metà di maggio e potrebbero appoggiare la mozione del contradaiolo. Per ora è tutto sospeso, anche se il sindaco di Siena, De Mossi, in un’intervista al Corriere Fiorentino ha dichiarato:

«Se i senesi non possono essere sufficientemente liberi di vivere la loro Festa, il Palio perde la sua natura. E nessuno di noi lo vuole».

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