I due pretendono il rispetto dei contratti. Potrebbero però avere un destino diverso. Boban rischia il congedo prima della fine della stagione, Maldini potrebbe far parte del Milan del futuro
La presenza di Boban e Maldini, ieri, a Milanello, era stata interpretata come l’occasione colta dai due dirigenti per salutare la squadra prima dell’addio.
Tutt’altro, scrive il Corriere dello Sport. Si è trattato della consueta presenza istituzionale per assistere all’allenamento di rifinitura. Boban non ha intenzione di cedere così facilmente e in modo indolore.
“Ieri la presenza a Milanello di Zvonimir Boban e di Paolo Maldini ha avuto il solito significato istituzionale. I due dirigenti rossoneri non hanno incontrato la squadra per il possibile commiato, ma si sono limitati a osservare a bordo campo l’allenamento di rifinitura. Come è accaduto regolarmente in ogni vigilia di questa stagione. Nessun addio, nessun saluto. Anzi. Soprattutto Zvonimir Boban ha intenzione di non fare sconti (sotto nessun punto di vista…) forte anche del fatto che, come del resto Maldini, è gratificato ancora da due anni di contratto”.
E gli ingaggi dei due manager non sono da poco. Quello di Maldini, scrive il quotidiano sportivo, si aggira sui 3 milioni di euro. Quello di Boban dovrebbe essere di circa mezzo milione in meno, sui 2,5.
Il destino dei due, però, almeno dal punto di vista legale, potrebbe essere differente, in virtù delle diverse posizioni assunte in questa vicenda.
“Mentre a Boban, sfogandosi pubblicamente senza aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione da parte della società, può essere contestata la giusta causa, Maldini si è limitato, anche lui pubblicamente, a esternare le sue perplessità sul fatto che il presunto sostituto di Stefano Pioli, il tedesco Ralf Rangnik, non sia il profilo giusto per allenare il Milan. Quindi Boban rischia di congedarsi prima del termine della stagione, mentre l’ex-capitano rossonero potrebbe valutare con più tranquillità se restare e con quale funzioni nel nuovo Milan che Ivan Gazidis sta progettando a sua immagine e somiglianza”.