Corriere: Gravina rassicurerà i presidenti di A (Lotito) sulla conclusione del campionato
La Lega ha dovuto prendere atto della decisione del Governo. Lotito quello che più degli altri chiedeva di proseguire a porte chiuse, ma anche Galliani e Vigorito minacciano cause

Il calcio – e tutto lo sport – si ferma fino al 3 aprile. Alla fine ha deciso il Governo ieri sera, quando ha proclamato tutta l’Italia zona rossa. Oggi alle 14 si riunisce il Consiglio federale della Figc, che a questo punto, scrive il Corriere della Sera, non dovrà più decidere nulla in merito allo stop al campionato, ma solo capire come assicurare il suo svolgimento in futuro.
Gravina era intervenuto già ieri, al telefono, nella riunione del Coni che ha riunito i presidenti delle varie federazioni sportive.
“La decisione di sospendere le attività è stata unanime: 17 voti su 17”.
La Lega, che ieri si è riunita di nuovo in un Consiglio straordinario, ha preso atto del provvedimento, scrive il quotidiano, anche se avrebbe preferito continuare a giocare a porte chiuse.
“Il timore è sempre lo stesso: le cause milionarie da parte delle tv di tutto il mondo a cui sono stati ceduti i diritti del campionato. E soprattutto il timore forte di non riuscire a portare in fondo questa tormentata stagione”.
Oggi, continua il Corriere della Sera,
“Gravina in Consiglio federale cercherà di rassicurare i presidenti, soprattutto Lotito, che i campionati termineranno regolarmente”.
Non si sa però come e quando. Lo stop fino al 3 aprile implica che saltino altre due giornate di serie A e di rinviare ancora i recuperi già messi in programma.
“La Figc ha avviato un dialogo serrato con l’Uefa e, in attesa di capire se l’Europeo si farà, punta a ottenere di concludere la stagione 7-10 giorni più tardi. I contatti di questi due giorni sono stati positivi. A Nyon per il momento non cambiano idea, ma hanno capito che il problema è enorme e va oltre l’Italia”.
Si naviga a vista. Per questo motivo, oggi, il Consiglio federale cercherà anche di capire cosa succederebbe se i campionati non fossero sospesi ma annullati. Ne parlerà ancora il 23 marzo, nel prossimo Consiglio.
In Lega, tra quelli che in questi giorni hanno manifestato la più ferma volontà di andare avanti c’è stato Lotito, scrive il quotidiano. Ma anche altri dirigenti sono preoccupati.
“Galliani, primo con il Monza in Lega Pro, e Vigorito, in testa alla B con il Benevento, vogliono fare fronte comune e sono pronti a far causa se le loro squadre non saranno promosse. Il rischio è una A a 22 squadre e una serie infinita di battaglie legali in tutte le categorie che Gravina vuole scongiurare”.