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Ziliani: arbitri italiani peggiori d’Europa. O li ferma un tribunale o non li ferma più nessuno

Sul Fatto scrive: Nicchi, che in campo si atteggiava a duce, ha fatto scuola: Rocchi fa il duce con l’Ajax, Giua col Napoli, Di Bello col Parma e i risultati alla fine sono questi 

Ziliani: arbitri italiani peggiori d’Europa. O li ferma un tribunale o non li ferma più nessuno

Sul Fatto Quotidiano, Paolo Ziliani risponde ad un lettore che si chiede cosa sia stato introdotto a fare il Var se poi gli arbitri non lo utilizzano. Il riferimento è ovviamente all’operato dell’arbitro Giua. L’arbitro, in Napoli-Lecce, si è rifiutato di andare a rivedere il fallo su Milik e non ha concesso rigore per gli azzurri.

Ziliani scrive che gli arbitri italiani, “dopo essere finiti assieme ai loro infedeli dirigenti nell’infamante scandalo di Calciopoli”,

“sono ufficialmente diventati, sotto la gestione Nicchi-Rizzoli, i peggiori arbitri d’Europa”.

Lo certifica la stessa Uefa, continua, che ha ammesso tra i “top referees” solo un italiano, Orsato, a fronte di 3 inglesi, 3 spagnoli e 2 francesi, olandesi, inglesi, sloveni e rumeni.

Ma ieri si è avuto l’ultimo episodio clamoroso. Il designatore Rosetti ha provato ad inserire Rocchi nella categoria Elite ma ha dovuto fare marcia indietro. La Uefa, infatti, ha certificato l’errore di Rocchi nella direzione di Chelsea-Ajax. E adesso l’Ajax medita di chiedere il risarcimento per la mancata qualificazione in Champions, ovvero 12 milioni.

Ziliani conclude:

“Nicchi, che in campo si atteggiava a duce (abbiamo ricordato lunedì cosa fece al povero Andersson del Bologna) e venne fermato da Casarin, ha fatto scuola: Rocchi fa il duce con l’Ajax, Giua col Napoli, Di Bello col Parma e i risultati alla fine sono questi. Dica dunque ai tifosi del Napoli di andare tranquilli: perché o li ferma un tribunale oppure non li ferma più nessuno”.

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