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Gattuso: “Mi hanno chiesto un giorno di riposo, ho detto no, qui si pedala”

In conferenza: “Tecnicamente non posso insegnare nulla ai ragazzi. Non deve essere il Napoli di Gattuso, noi dobbiamo riuscire a fare entrambe le fasi e da quando sono arrivato non abbiamo fatto bene la fase difensiva”

Gattuso: “Mi hanno chiesto un giorno di riposo, ho detto no, qui si pedala”

Il tecnico del Napoli Rino Gattuso ha parlato in conferenza dopo la vittoria contro il Cagliari rispondendo alle domande dei giornalisti presenti

Ha esordito confermando quanto detto al termine della gara

 “Non mi fido ancora, devo arrivare a 40 punti. Allan? Ho aspettato la fine del mercato, ora c’è la mia linea”. 

“Venire qui non è mai facile. E’ vero che il Cagliari sta avendo difficoltà, ma non è mai semplice, hanno giocatori davanti che possono metterti in difficoltà. Abbiamo fatto quello che dovevamo, ma potevamo chiuderla in diverse occasioni a campo aperto ed abbiamo sofferto fino alla fine, ma loro hanno fatto anche una buona partita. Mi è piaciuta la mentalità, la voglia di aiutarsi. Qualcuno non era al 100% del recupero, s’è visto, ma Lorenzo doveva giocare e stamattina gli dava fastidio ancora il ginocchio ed abbiamo preferito così”.

Ti fidi un po’ di più dei ragazzi? 

“No, non mi fido, mi hanno chiesto a fine partita il giorno di riposo ma non ci sarà, si pedala. Bisogna fare una serie di partite come queste ultime, la squadra ha bisogno di grande compattezza in ogni aspetto quotidiano, da come si vive lo spogliatoio al campo”.

Su cosa hai lavorato, testa o tecnica?

 “Tecnicamente non posso insegnare nulla ai ragazzi, ma doveva capire come sviluppare il gioco, abbiamo cambiato qualcosa nel palleggio, ma ci mancava sempre compattezza ed al primo episodio lasciavamo il campo e prendevamo gol assurdi. Il problema era la compattezza, la salita difensiva, non la tecnica”.

Su Mertens

“Non mi sorprende ciò che fa in campo, fa sembrare tutto facile. Abbina grandissima qualità a grande furbizia quando va in prima pressione. E’ un giocatore completo, peccato abbia 33 anni, ma riesce ancora a far grandi cose. Io faccio l’allenatore, non il proprietario del club. Il club sa cosa penso di ogni giocatore, sono solo un dipendente. La proprietà sa cosa penso di ognuno, io sono un dipende, il calcio è azienda e io parlo delle qualità e l’aiuto, poi altre cose spettano alla società”.

Su Elmas

 “Ha 20 anni, grande forza fisica ma anche tecnica. Se riesce a stare con i piedi per terra può fare cose importanti nel calcio”.

Giorno di riposo? 

“Macchè, qui si pedala”. 

Si aspettava un Cagliari così?

“Sì, pensavo anche ad una difesa a 3, poi ieri sera un po’ di telefonate… ma fino a ieri mi aspettavo a tre e l’abbiamo preparata anche col 3-5-2”.

Quanto manca per vedere il Napoli di Gattuso?

“Non deve essere il Napoli di Gattuso, noi dobbiamo riuscire a fare entrambe le fasi e da quando sono arrivato non abbiamo fatto bene la fase difensiva. Non faccio sistematicamente pressione ultra-offensiva altrimenti regali giocatori ad ogni azione, provo a farli esprimere per le qualità che hanno e l’errore iniziale è stato di non farla esprimere come sapevano loro perché chiedevo la pressione che non possiamo fare” 

 

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