Quando il portoghese non c’è, Dybala e Higuain danzano e i bianconeri giocano da squadra e con più ritmo. Il fatto che la Juve possa fare a meno di Cristiano non è un problema ma un lusso

La Juventus gioca meglio senza Ronaldo, scrive Claudio Savelli su Libero. E la squadra interpreta meglio il gioco di Sarri. Ma poter fare a meno del fenomeno portoghese, aggiunge, non è certo un problema, bensì un lusso.
Savelli analizza le quattro partite giocate dai bianconeri senza Ronaldo. La media punti della Juventus è la stessa, scrive, ovvero 2,5 a partita, ma
“segna di più (2,5 gol in media a partita contro 1,9) e subisce meno (0,75 contro 0,95)”.
Certo, per avere una statistica più completa occorrerebbe “allargare il campione”, ma la sensazione più evidente è che
“senza Ronaldo, Dybala e Higuain ballino, letteralmente. Si muovono all’unisono, a ritmo, con un’intesa naturale”.
Quando Ronaldo è in campo, questo non avviene, anche perché uno tra Higuain e Dybala finisce in panchina e perché tutti e due
“sono costretti ad un lavoro difensivo più dispendioso per garantire equilibrio”.
Ma il fatto che la Juve senza Ronaldo giochi meglio non è un problema, continua Savelli, “semmai è una soluzione in più”.
“Primo perché se la squadra non dipende dal miglior giocatore della rosa, vuol dire che è autosufficiente. In altre parole, è sana. Secondo, l’assenza del portoghese consente a Sarri di avvicinare la squadra al suo credo: c’è più ritmo, soprattutto dalla trequarti in poi, perché Ronaldo tende a toccare il pallone più volte di Dybala e Higuain e inevitabilmente rallenta il flusso. E poi si incarica di molte responsabilità al tiro, accentra su di sé le conclusioni, mentre senza di lui quel peso è diviso su più giocatori”.
La Juve è formata da campioni che certo non sfuggono alle loro responsabilità. Anzi,
“le responsabilità incentivano il coinvolgimento. Se in alcune occasioni la squadra gioca in funzione di Ronaldo perché sa che quest’ultimo semplifica la vita a tutti, in sua assenza è costretta a cavarsela da sola. E per da sola s’intende insieme, di squadra. Come Sarri vuole”.
Un limite di Cristiano è che non si affanna in copertura. Ecco perché Sarri gli mette sempre alle spalle Matuidi, che però non è il suo ideale di centrocampista.
“Così la Juve mantiene solidità, ma perde in velocità di palleggio. Certo, Ronaldo è meglio averlo che non averlo, e nessuno dice il contrario, ma il fatto che la Juve possa farne a meno e mantenere le stesse prestazioni, se non fare addirittura meglio, è un lusso. Un altro, oltre allo stesso Cristiano”.