La grande truffa del calciomercato invernale. Serve solo a sviare dai flop estivi e a far sognare i tifosi

Sul Foglio Sportivo. Il mercato invernale è un'invenzione dei club. Nessun acquisto è mai stato determinante e spesso i calciatori vengono presi contro il volere dei tecnici, come accadde con Pavoletti

Pavoletti

Il calciomercato di gennaio è una grande truffa, scrive Roberto Perrone sul Foglio Sportivo.

“è una balla colossale ma di grande successo che riempie le nostre giornate, ci fa discutere, crea dipendenza, riempie pagine, di giornali e web, palinsesti, di radio e tv, perché vogliamo sapere che cosa sta succedendo alle nostre squadre del cuore, quelle che puntano in alto, quelle che puntano all’Europa (solo la Champions, l’interesse per l’Europa League è un’altra truffa), quelle che puntano a sfangarla”.

Una truffa per cui non è prevista denuncia perché tutti noi siamo consenzienti.

“Il calciomercato di gennaio è una truffa con i truffati consenzienti, quindi non scatterà la denuncia. Ci divertiamo, insomma e in fondo lo sappiamo che il mercato di gennaio, a parte rinverdire le speranze estive tradite in autunno-inverno, è finto. Gli affari più importanti si fanno ora per giugno. A parte Enrico Preziosi, chi cede i giocatori che possono fare la differenza? Nessuno”.

Il calciomercato invernale, scrive Perrone, è un’invenzione dei club, non solo italiani, per

“rifiatare, sviando per un mese l’attenzione dai fallimenti estivi, quelli che fanno la differenza nel bene e nel male. A metà stagione, per un mese, veniamo riportati al clima estivo, quando “le magnifiche sorti e progressive” avviluppano ogni tifoseria e tutti sognano in grande”.

I migliori, a gennaio, fanno pochissimo, al massimo si portano avanti per l’estate.

“Chi lavora male in estate, chi non sa programmare, deve ricorrere alla grande truffa del mercato di gennaio, deve far sognare i tifosi inviperiti”.

La prova che sia tutta una truffa è che in genere si comprano giocatori che gli allenatori neppure vogliono.

“A sostegno della tesi che il mercato di gennaio è una grande e meravigliosa truffa dei club, c’è il fatto che questi, sovente, comprano i giocatori “contro” gli allenatori. O non li avvisano, o non li capiscono, oppure non gli interessa nulla”.

Perrone fa anche due esempi clamorosi. Quello di Nicolas Anelka, preso a parametro zero da Paratici e Marotta all’allora allenatore bianconero Conte, nel 2013 (che fece 2 presenze in campionato e una in Champions) e Leonardo Pavoletti preso da De Laurentiis a 18 milioni nel 2017. A Pavoletti Sarri regalò 6 presenze (con zero gol) e poi a giugno lo mandò via di nuovo.

Certo ci sono, ogni tanto, le eccezioni, ma i colpi riusciti sono veramente pochissimi.

“Del resto, più che a cambiare il corso della storia di una stagione, gli acquisti della grande truffa del calciomercato di gennaio servono per alimentare la speranza, far diminuire l’acredine dei tifosi, prendere tempo. Parafrasando la celebre battuta di Nereo Rocco (“Vai in campo e colpisci tutto quello che passa, se è anche il pallone, pazienza”) si potrebbe dire: “Se l’acquisto di gennaio gioca bene, pazienza, comunque è servito allo scopo””.

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