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Kyrgios sconfitto da Nadal: “Sono migliorato come uomo, mentre giocavo pensavo a Kobe”

Il tennista australiano eliminato agli ottavi ha sorpreso tutti, tra commozione in campo e saggezza in conferenza stampa

Kyrgios sconfitto da Nadal: “Sono migliorato come uomo, mentre giocavo pensavo a Kobe”

Una racchetta devastata, il minimo sindacale. Ma poi fa i complimenti a Nadal, col quale non scorre proprio buon sangue, gli cede il passo al saluto all’arbitro di sedia, va in conferenza stampa e dichiara: “Ho perso ma ho fatto dei progressi come essere umano”. Il nuovo Nick Kyrgios è nato agli Australian Open 2020, diventando dopo anni di bravate, atteggiamenti arroganti, liti in campo e fuori, interviste sui generis e squalifiche un giocatore inedito: stesso talento, più testa. Con il bonus della responsabilità acquisita giocando da padrone di casa in un momento molto particolare: prima gli incendi, poi la morte di Kobe Bryant.

Kyrgios è un fanatico del basket NBA. Entra alla Rod Laver Arena indossando la maglia numero 8 dei Lakers, una delle due ritirate per sempre dalla franchigia di Los Angeles in onore della leggenda morta tragicamente in un incidente d’elicottero. Entra piangendo. Poi gioca, con il solito show di colpi geniali e un po’ sventati. E perde: 6-3 3-6 7-6 (8-6) 7-6 (7-4). Perché al di là del net c’è Nadal, e i miracoli non bastano.

Ma il miracolo vero accade poi in sala stampa.

“Sento di aver fatto dei progressi come essere umano. Non mi preoccupo molto di farli come tennista”.

Nadal è notoriamente il suo “avversario” preferito, e il suo principale critico. Proprio Nadal però alla fine del match ne elogia “l’atteggiamento positivo” e il talento che lo pone “fra i migliori al mondo”. In altri tempi Kyrgios avrebbe scrollato le spalle, grugnito una mezza frase con accento aussie e avrebbe chiesto la domanda successiva. Invece stavolta ringrazia:

“L’ho apprezzato, ma lo sapevo già. La gran fatica per è essere capace di produrre lo stesso atteggiamento positivo con continuità. Spero di continuare così”.

Kyrgios parla anche di Kobe Bryant:

“Il basket è la mia vita, e se ci penso è veramente tosta. Quando mi sono svegliato e ho letto le notizie è stata dura. Non credo che ce ne saranno altri come lui. Era differente, il modo in cui si allenava, il modo in cui faceva le cose, il modo in cui giocava… era speciale. Se pensi alle cose che rappresentava, a ciò per cui voleva essere ricordato, ecco, mi ha aiutato contro Nadal. Quando sono andato sotto nel quarto set, ho pensato a lui. E ho reagito”.

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