Damascelli: l’ignoranza volgare di Lega e Figc. Dimenticano Anastasi ma mettono le bandiere a mezz’asta
Sul Giornale scrive del suo funerale. C'era tanta gente e anche dei delegati delle istituzioni del calcio, che però sono stati ignorati

Su Il Giornale Tony Damascelli racconta il funerale di Pietro Anastasi, a Verona. Oltre alla famiglia c’erano gli amici di sempre e il popolo di un grande campione.
“C’era Capello e c’erano Bettega e Furino, c’era Nedved e c’erano Morini e Gentile, c’era Oriali e c’era Marotta, c’era il popolo di Varese, dentro e fuori la basilica di San Vittore”.
C’erano anche dei delegati di Figc e Lega, scrive, “ignorati”,
“con il labaro di repertorio, per farsi riconoscere. Riferiscono che, a Roma e a Coverciano, nelle sedi istituzionali del governo calcistico, siano state esposte bandiere a mezz’asta. Bravi ma lenti, nella loro ignoranza volgare. La gente di football non ha bisogno certo di tali cerimoniali fasulli per ricordare un campione che appartiene appunto a loro, al popolo che segue questo gioco meraviglioso, non certamente a chi è prigioniero della burocrazia e del basso potere”.
La folla, a Varese, ha salutato il suo campione. Sul feretro hanno posto la maglia bianconera e la sciarpa del Varese.
“Il gruppo degli ex si era dato appuntamento con anticipo rispetto alla messa, un momento di aggregazione tra campioni veri e destini diversi. La rabbia di Gentile contro Figc e Lega, il ricordo di Bettega compagno di camera nei ritiri bianconeri, le parole sincere di Marotta, responsabile del settore giovanile varesino quando il migrante Anastasi sbarcò al club biancorosso”.