Libero: Maldini e Boban hanno messo insieme una squadra indifendibile in campo e fuori
Il quotidiano scrive del caos derivato dalla festa di Calabria e dalle foto dei calciatori del Milan che bevono e fumano a poche ore dalla sconfitta pesantissima contro l'Atalanta

“Non sembrava possibile, ma il risveglio dopo Milan-Atalanta 5-0 è ancora peggiore dell’umiliazione subita in campo”.
Lo scrive Francesco Perugini su Libero, ricostruendo quanto accaduto sui social, negli ultimi due giorni. Social che sono strumenti pericolosi se dati
“in mano a una generazione di calciatori ben diversa da quelle del passato. Come, per esempio, quella incarnata da Paolo Maldini e Zvonimir Boban, i dirigenti che hanno messo insieme questa squadra indifendibile in campo e fuori”.
Prima Kessie, che ha messo un mi piace al post Instagram in cui il Papu Gomez esultava per la terribile sconfitta inflitta al Milan. Nessun calciatore del Milan di Berlusconi si sarebbe permesso di farlo, scrive Perugini. Kessie ha poi ritirato il like, ma ieri è successo di tutto.
Davide Calabria ha posticipato la festa per il suo compleanno dal 6 dicembre all’inizio delle vacanze natalizie. Fin qui nulla da dire.
“ma avrebbe fatto meglio a chiedere più discrezione sui social alle persone vicine a lui (in particolare alla fidanzata). Proprio come Rafael Leao, ritratto da un amico nelle Stories di Instagram – il formato video che resta visibile per sole 24 ore – mentre beve e fuma in discoteca”.
Tutto questo a poche ore dalle lacrime di Donnarumma in campo, a Bergamo.
Difficile intravedere una soluzione al problema Milan, scrive Perugini. Nel 2017 Mirabelli ha cambiato tutta la rosa e comunque non c’è stata una svolta.
“forse solo Ibra può riportare ordine in spogliatoio: il pressing sullo svedese riparte. Perché in estate la campagna acquisti voluta dal fondo Elliott e puntata solo sui giovani ha negato i leader di peso che servivano e ha causato l’addio di Rino Gattuso. L’allenatore che aveva portato questo gruppo a un solo punto dalla qualificazione Champions e tenuto la barra dritta sui valori rossoneri”.
Nemmeno l’arrivo di Pioli al posto dell’esonerato Giampaolo è servito a molto. C’è poco da brindare di fronte alla situazione del Milan.