Su Repubblica celebra il volo di 2 metri e 56 con cui CR7 ha segnato ieri contro la Sampdoria. E non è nemmeno il più alto della sua carriera

Su Repubblica, Maurizio Crosetti celebra il bellissimo gol segnato ieri da Cristiano Ronaldo contro la Sampdoria. In particolare il volo di 2 metri e 56.
“Se grandezza è anche altezza, Cristiano ha celebrato l’Ascensione. I suoi non sono salti ma voli: come il mitico Harrier, l’aviogetto a decollo verticale, Ronaldo anticipa, si libra, si ferma in cielo tipo Tosca nell’ultima versione della Scala, cerca e trova il pallone e stavolta lo fa addirittura piegandosi un po’ di lato, impatta non senza prima decidere la direzione da imprimere alla sfera e infine può tornare tra noi terrestri, tra noi piegati dal peso della pancia e della vita, dall’attrazione della gravità e dalla tristezza che spesso ci toglie non la forza del volo, ma la potenza di sognarlo”.
Per descrivere l’impresa di CR7, Crosetti usa dei paragoni. Prima di tutto il record mondiale di salto in alto. Lo detiene da 26 anni il cubano Sotomayor, è di 2 metri e 45 centimetri. Ronaldo ha superato anche quello.
Cristiano ha sovrastato il difensore sampdoriano Murru, che doveva bloccarlo, che è alto un metro e 80:
“sulla sua testa il portoghese ha apparecchiato una cena completa”.
E il volo di ieri non è nemmeno il più alto che si è concesso in carriera, spiega Crosetti.
“Perché un giorno, con la maglia del Real e contro il suo Manchester United, Ronaldo si spinse addirittura a 2 e 93. E all’ultimo Europeo contro il Galles, questa macchina volante degna delle visioni del miglior Leonardo da Vinci arrivò a 2 metri e 65. Le statistiche non trascurano neppure un 2,47 contro il Torino e un 2,44 contro l’Osasuna. Lassù l’aria è rarefatta, quaggiù l’ammirazione è totale”.
Dopo la partita, Ronaldo ha ammesso di aver segnato un bel gol, ma è sembrato quasi come se non avesse fatto nulla di particolare, ai suoi occhi. Adesso pensa alla Supercoppa di Riyad.
Infine, Crosetti ricorda uno studio dell’Università di Chichester, che stabilì che un salto di Ronaldo è cinque volte quello di un ghepardo.
“«Non conoscevo questi dati, l’importante per me è aiutare la squadra a vincere titoli». Nella sua nuova casa a Lisbona, 7 milioni di euro, ha risparmiato i soldi dell’ascensore”.