CorSport: neanche il ritorno al 4-3-3 con il Bologna ha colmato le distanze tra alcuni calciatori e Ancelotti

Con il 4-3-3 invocato nel corso del faccia a faccia di Castel Volturno, Ancelotti aveva scelto di rivedere le proprie convinzioni, per tentare di uscire da quel cono d’ombra nel quale era piombato il Napoli

distanze tra alcuni calciatori e Ancelotti
Si parla e si scrive, ma i giochi sarebbero oramai decisi. Ancor prima di scendere in campo contro il Genk per giocarsi la qualificazione agli ottavi di Champions, De Laurentiis avrebbe chiuso un accordo con Gattuso per sostituire Carlo Ancelotti. Una scelta obbligata dalla situazione pesante che si è venuta a creare nello spogliatoio e che il tecnico di Reggiolo non è riuscito a modificare, come riporta oggi il Corrire dello Sport, parlando dell’estremo tentativo di tornare al 4-3-3-, come chiesto dai calciatori, nella gara contro il Bologna

«In campo ci vanno i calciatori» ha raccontato domenica scorsa, dopo la sconfitta con il Bologna, che in realtà c’erano ma non si erano visti, non in quell’ora e mezza o solo in una frazione di quella partita, l’ennesima, finita male: eppure era stato 4-3-3, proprio come avevano invocato nel corso del faccia a faccia di Castel Volturno, accontentati da Ancelotti, che aveva scelto di rivedere le proprie convinzioni, per tentare di uscire da quel cono d’ombra nel quale era piombato il Napoli – i calciatori, s’intende – mica perché «s’allenavano male». Non era volata una mosca, dinnanzi al richiamo alle responsabilità di Ancelotti: «Ora si fa come dico io», però quella interpretazione sugli allenamenti era volata via, tra le pareti di Castel Volturno, segnale di una distanza tra qualche uomo e le teorie del proprio allenatore

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