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Collana, sigilli in arrivo. Borriello: “L’antiabusivismo sta indagando, interverrà a giorni”

L’assessore allo Sport: “Il Comune è pronto a gestire l’impianto, magari facendo una convenzione con Regione e Coni. E’ l’unica possibilità di rivedere quello stadio aperto in maniera legale”

Collana, sigilli in arrivo. Borriello: “L’antiabusivismo sta indagando, interverrà a giorni”

La riapertura dello Stadio Collana, prevista dalla Giano per il 17 dicembre, con tanto di inviti semi-ufficiali alla cittadinanza, potrebbe trovare i sigilli apposti dall’antiabusivismo.

A breve l’intervento dell’antiabusivismo

Secondo l’assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello, il fascicolo sull’illegittimità dei lavori di ristrutturazione è aperto, e l’indagine è in corso: “Questione di giorni”, dice intervenendo alla conferenza stampa organizzata dalle ex associazioni sportive rimaste fuori dalla presunta rinascita della struttura.

“Grazie ad una azione sinergica è partita una richiesta di visione di atti e questa è stata assecondata. Gli atti hanno fatto emergere una situazione di illegalità. E’ partita dal Comune una Pec diretta al Direttore dei lavori con la quale viene intimata la sospensione di qualsiasi attività. L’antiabusivismo ha aperto un fascicolo. E’ in corso l’attività di polizia giudiziaria che porterà a qualche risultato da qui a qualche giorno. I tempi sono quelli di un’indagine, che non fa il Comune”.

La soluzione pronta in tasca

Il Comune di Napoli, con l’appoggio delle associazioni sportive, ha anche la soluzione in tasca per un garbuglio burocratico-amministrativo con pochi precedenti.

“Il Comune è pronto a gestire l’impianto, magari facendo una convenzione con Regione e Coni. E’ l’unica possibilità di rivedere quello stadio aperto in maniera legale. E per utilizzare il poco di buono che hanno lasciato le Universiadi. Alla Regione sono avanzati un po’ di soldi e io credo che con una vera azione di forza possiamo chiedere alla Regione che un po’ di quei soldi siano impiegati anche per il Collana. Lo possiamo gestire noi, ma migliorando una vecchia gestione. Come Comune pensiamo di fare dei bandi per convenzionarci con le federazioni. Il Collana è un impianto importantissimo, e va fatto un ragionamento a parte”.

A questo punto, in una situazione che prefigura l’ulteriore stop alla riapertura, non resta che parlare di tempistiche. Perché il cittadino, che nel labirinto giudiziario non ha alcuna intenzione di entrare, l’unica cosa che vorrebbe sapere è “quando”. Non prima di settembre 2020.

“I tempi sono quelli, pur correndo tantissimo per preparare il progetto e farlo approvare non prima di 5 mesi. Siamo in un vicolo cieco. La Regione deve revocare quest’assegnazione, che presenta troppe criticità. Con la mancata risposta all’intimazione di stop ai lavori, si configurano già dei reati penali, non solo amministrativi. Hanno provato a ristrutturare lo Stadio Collana con una Cila, come se fosse un appartamento. Quando invece avrebbero dovuto chiedere un permesso unico di costruzione in convenzione col comune di Napoli. Lo dice il Piano Regolatore. Perché non l’hanno fatto? Probabilmente lo avrebbero anche ottenuto”.

Ora però bisognerebbe far ripartire un dialogo con la Regione, e i rapporti tra Comune e Regione non sono proprio idilliaci…

“Beh, mancano persino i dirigenti per cominciare a parlare…”.

Resta un fatto: la Giano ha intenzione di celebrare la riapertura dell’impianto martedì 17 dicembre. E l’assessore allo Sport di Napoli Ciro Borriello non è stato invitato: “Saremmo saltati dalla sedia se ci fosse arrivato”.

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