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Collana, la Giano risponde: “Basta diffamazioni. La politica vuole favorire alcune associazioni e non altre”

La società aggiudicataria del bando risponde alle accuse con un duro comunicato del costruttore Paolo Pagliara: “E’ solo campagna elettorale. La riapertura è solo il primo passo”

Collana, la Giano risponde: “Basta diffamazioni. La politica vuole favorire alcune associazioni e non altre”

Dopo la conferenza stampa sullo Stadio Collana organizzata questa mattina dalle associazioni rimaste senza sede da quando l’impianto è chiuso, la “grande accusata”, la Giano, risponde alle accuse di illeggittimità dei lavori di ristrutturazione e conferma l’inaugurazione prevista per martedì prossimo. Nonostante l’assessore dello Sport del Comune di Napoli abbia di fatto preannunciato un intervento dell’antiabusivismo che potrebbe portare ai sigilli anche prima dell’evento.

La società aggiudicataria del bando per l’impianto vomerese ha reso note, attraverso un comunicato, le dichiarazioni di Paolo Pagliara. Il costruttore si sente diffamato, e riduce le polemiche degli ultimi giorni a schermaglie da campagna elettorale.

Pagliara accusa la politica di voler favorire alcune associazioni, in pratica ribaltando proprio il teorema del comitato delle ex associazioni escluse dal “nuovo” Collana:

“Purtroppo non è la prima volta che alcuni esponenti politici organizzano tavoli per favorire alcune associazioni sportive a scapito di altre ugualmente presenti sul territorio”.

E ancora:

“La Giano ha già coinvolto due associazioni sportive storicamente presenti nel Collana, le uniche tra l’altro che ci hanno contattato, ed ha in programma di coinvolgere altri sportivi interessati. l’inaugurazione rappresenta il primo step del nuovo stadio Collana, ed abbiamo coinvolto tutte le istituzioni. Ostacolare l’apertura a vantaggio di pochi è uno smacco per il territorio, ed è antisportivo”.

Ecco il testo integrale del comunicato:

Dichiarazioni di Paolo Pagliara

Ora basta diffamazioni… è solo campagna elettorale.
I lavori di manutenzione, condivisi con la Regione e realizzati dalla Giano e dall’ARU sono legittimi. L’impianto sportivo già esiste, non si deve realizzare; è di proprietà pubblica ed è già destinato ad uso pubblico come da sentenza del Consiglio di Stato e poi come da convenzioni già stipulate tra regione e concessionario. Il comune insiste a voler adottare una procedura per costituire una servitù sull’immobile, ma la Regione già si espressa con la delibera 416 del 04.07.2017, affermando che non si rende necessario accedere alla richiesta del Comune, in quanto la finalità sociale dell’impianto è comunque garantita dagli obblighi volti ad assicurare la fruizione da parte della collettività ed in special modo delle fasce deboli. Purtroppo non è la prima volta che alcuni esponenti politici organizzano tavoli per favorire alcune associazioni sportive a scapito di altre ugualmente presenti sul territorio. La Giano ha già coinvolto due associazioni sportive storicamente presenti nel Collana, le uniche tra l’altro che ci hanno contattato, ed ha in programma di coinvolgere altri sportivi interessati. L’inaugurazione rappresenta il primo step del nuovo stadio Collana, ed abbiamo coinvolto tutte le istituzioni. Ostacolare l’apertura a vantaggio di pochi è uno smacco per il territorio, ed è antisportivo.

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