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Repubblica: l’ammutinamento era premeditato ma è rimasto nascosto fino al termine della partita

Bocche cucite anche ieri a Castel Volturno con i calciatori che hanno lavorato in rigoroso silenzio prima di lasciare il centro sportivo

Repubblica: l’ammutinamento era premeditato ma è rimasto nascosto fino al termine della partita
Un “ammutinamento premeditato”, così lo definisce oggi Repubblica, parlando di quanto accaduto nello spogliatoio del Napoli al termine della gara contro il Salisburgo. I calciatori avrebbero preso la decisione in gran segreto ancora prima di recarsi al San Paolo per la sfida di Champions
Il proposito è rimasto nascosto per tutta la serata

Al termine della gara Insigne ha parlato di una squadra compatta con il suo allenatore. Poi c’è stato lo scontro aperto negli spogliatoi con Insigne che per primo ha affrontato il vice presidente Edo De Laurentiis ben sapendo di avere alle spalle tutta la squadra

Noi qui stasera non torniamo, noi torniamo a casa. Puoi dirlo anche a tuo padre…

Una decisione dunque che non era frutto del momento e di qualche frustrazione dopo la partita, ma di un volere condiviso da tutti i giocatori di non assecondare il volere del presidente. E che lo scontro questa volta sarebbe stato duro lo sapevano bene anche ieri, quando si sono presentati a Castel Volturno per l’allenamento

Nessuno parla, né con l’allenatore, né con il direttore sportivo. E non ci sono valigie, sintomo che il ritiro non riprenderà. Le camere in albergo sono state disdette. Il programma è il solito, prevede il pranzo in hotel. Squadra divisa in vari gruppetti. Tutti vanno via alla spicciolata“.

 

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