Intervista al Corriere della Sera: “E’ la conferma che quando in una squadra cambia il rendimento è sempre per cause interne e non esterne”

Il Corriere della Sera intervista Marcello Lippi. I temi trattati sono la corsa allo scudetto tra Inter e Juve, soprattutto, con qualche accenno anche ad altro. Compreso il Napoli, su cui Lippi dice, dopo aver chiarito che la corsa sarà solo a due:
«Tutti pensavano al Napoli terzo incomodo, ma si è perso per strada».
Lippi parla di Conte. Dichiara che il suo carattere non rischia di penalizzarlo.
«Perché Conte non offende nessuno e dice sempre quello che pensa. Mi ha colpito piuttosto che abbia ammesso di essersi quasi pentito di essere rientrato in Italia. Anch’io quando sono tornato dall’estero ho trovato una grande differenza: non succederà, ma se mai dovessi tornare in panchina dopo l’ultima esperienza cinese, non sarà in Italia».
All’estero c’è meno esasperazione, spiega
«Stando all’estero si perde l’abitudine all’esasperazione: prima, durante e dopo le partite».
Di Sarri riconosce l’intelligenza nell’aver mantenuto intatte le caratteristiche della Juve degli ultimi 8 anni.
«E ovviamente sta lavorando per inserire qualcosa di suo».
Anche nel caso dell’episodio della sostituzione di Ronaldo, nulla da dire.
«Sono situazioni che in una grande squadra capitano spesso. È stata ingigantita, ma Sarri si è comportato in maniera giusta».
Su Higuain:
«Il suo anno migliore è stato con Sarri al Napoli».
Sul Napoli e la crisi che sta attraversando la squadra:
«Le aspettative erano altre, anche se in Champions finora ha fatto abbastanza bene. È una sorpresa negativa ed è la conferma che quando in una squadra cambia il rendimento è sempre per cause interne e non esterne. Sta succedendo qualcosa ed è un peccato».
Su Mancini e la Nazionale:
«Mancini ha lanciato giovani talenti come Zaniolo e Tonali ancora prima che debuttassero in A, dando il messaggio a tutte le squadre di far giocare i ragazzi più bravi. E in un campionato dove gli stranieri sono il 65% è stato un messaggio molto forte».