La mamma del bimbo chiamato “negro di m…”: “Il razzismo in campo è peggiorato. Colpa dei genitori esagitati”

Su Repubblica Milano le dichiarazioni della donna dopo quanto accaduto nella partita dell'Aurora Desio contro la Sovicese. E i genitori della Sovicese adesso minacciano querela

il razzismo è peggiorato

Abbiamo raccontato ieri dell’episodio di razzismo avvenuto sabato scorso in provincia di Monza. Durante la partita della categoria Pulcini 2009 dell’Aurora Desio contro la Sovicese, una mamma della Sovicese ha insultato un piccolo calciatore della squadra avversaria urlandogli dagli spalti: “Negro di…”.

Immediata la reazione dell’Aurora Desio che sui social ha duramente condannato l’episodio e ha organizzato un’iniziativa di solidarietà per la prossima partita, in cui tutti i ragazzini scenderanno in campo con il viso dipinto di nero.

Oggi Repubblica Milano pubblica le dichiarazioni della mamma del piccolo offeso che, ricordiamo, ha solo 10 anni. Dopo l’insulto ha continuato a giocare. Solo al termine della partita ha raccontato ai genitori e all’allenatore quanto era successo.

“Purtroppo mi aspettavo che accadesse qualcosa del genere. Sono italiana e ho sposato un uomo di origine congolese, che ha a sua volta ottenuto la cittadinanza italiana. Tre dei nostri quattro figli sono maschi e giocano a calcio, quindi sappiamo bene come funzionano le cose sui campi quando ci sono genitori esagitati sugli spalti. Non era mai successo niente di così grave prima, ma negli ultimi due anni abbiamo avvertito un peggioramento del clima culturale e abbiamo cercato di “corazzare” i bambini, vedendo pendere su di loro una sorta di spada di Damocle a causa dell’ignoranza altrui”.

La donna dichiara di voler proteggere il figlio mantenendone l’anonimato ma di essere felice che l’accaduto sia diventato di dominio pubblico

“perché è sbagliato fare finta di niente. Il nostro bambino si è dimostrato molto maturo in campo, quando ha continuato a giocare nonostante gli insulti razzisti, e anche fuori, dato che mi ha detto: “Mamma, da una cosa così brutta ne è nata una bella. Guarda quanta solidarietà e affetto stiamo ricevendo da tante persone”. Lui non è rimasto sconvolto da quello che è successo”.

Determinante, in tal senso, è stata la sensibilità della società di appartenenza.

“Ci siamo sentiti protetti dall’Aurora Desio. Forse se nostro figlio avesse giocato in una squadra meno sensibile non si sarebbe nemmeno parlato di quanto è successo”.

Parlando della mamma che le ha insultato il figlio, la donna dichiara di non avere nessun desiderio di rivalsa nei suoi confronti

“e anzi mi spiace per gli insulti che le stanno rivolgendo sui social. Non pretendo scuse, ma spero che questa eco mediatica la faccia riflettere”.

Non si conosce ancora l’identità della donna che ha pronunciato quell’orribile frase. La Sovicese ha diramato un comunicato in cui scrive:

“Condanniamo qualsiasi manifestazione di razzismo, specialmente in uno sport che serve per creare senso di appartenenza e di integrazione culturale”.

Il direttore della società, Gaspare Viganò, tuttavia, racconta di aver parlato con tutti i genitori presenti sul campo e che negano sia successo quanto raccontato dal piccolo.

“Anzi, hanno detto che se continueranno a sentirsi accusati denunceranno per diffamazione l’Aurora Desio. Parlare troppo di razzismo non serve, bisogna dimostrare il proprio pensiero e noi abbiamo almeno 30 bambini e ragazzi di colore tra i tesserati. Credo basti a chiarire la posizione della società”.

 

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