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Fatto: dimissioni Micciché, la faida dei diritti tv è appena incominciata

Dimettendosi, ha evitato probabilmente conseguenze imbarazzanti anche per Malagò, vero obiettivo dell’attacco. Lunedì l’assemblea di Lega deciderà sull’offerta Mediapro, guidata da De Siervo, favorevole al canale

Fatto: dimissioni Micciché, la faida dei diritti tv è appena incominciata

Sul Fatto Quotidiano, Lorenzo Vendemiale scrive delle dimissioni rassegnate ieri dal presidente della Lega Calcio, Gaetano Micciché. Il motivo addotto da lui stesso sono state le indiscrezioni relative alla chiusura dell’istruttoria sulla sua nomina. Un’elezione irregolare, in cui il voto segreto si trasformò in palese, sotto la responsabilità di Giovanni Malagò, allora commissario. Una forzatura, forse illecita, scrisse Paolo Ziliani tempo fa, su cui la Figc aveva aperto un’inchiesta.

“Un terremoto con un anno e mezzo di ritardo dimostra che gli equilibri del calcio si sono rotti. Per i soliti motivi: i tanti nemici di Malagò e i diritti tv del pallone”.

Rassegnando le dimissioni, Micciché potrebbe aver bloccato l’indagine. Se fosse andata avanti, scrive Vendemiale, lui sarebbe stato delegittimato e soprattutto ci sarebbero state, probabilmente,

“conseguenze imbarazzanti anche per il suo amico Malagò, commissario di quell’assemblea, il vero obiettivo dell’attacco”.

C’è ancora, però, chi spera che possa essere coinvolto anche Malagò, seppure non può essere perseguito dalla giustizia federale.

Adesso, comunque, occorrerà trovare un nuovo presidente. Cosa non semplice, sicuramente non immediata. Ci potrebbe essere un commissariamento, e proprio nel momento in cui

“si gioca l’unica partita che sta a cuore ai padroni della Serie A: i diritti tv per il 2021-2024”.

C’è in ballo l’offerta di MediaPro per il canale della Lega, che sottrarrebbe il business a Sky.

Non a caso, scrive il Fatto,

“al momento dell’addio Micciché (in passato pro pay-tv) non ha risparmiato una frecciata agli spagnoli, ricordando la loro inaffidabilità”.

Lunedì ci sarà l’assemblea di Lega che dovrà decidere, ma senza Micciché. A condurre i giochi sarà l’amministratore delegato De Siervo, sostenitore del canale.

“La faida è appena cominciata”.

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